Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

Le canzoni di Cristina D'Avena per festeggiare i Fratelli d'Italia, i soldi qatarioti per corrompere l'Europa e la fusione nucleare per salvare il mondo.

Politica – Momento qatartico
Nell’epoca in cui le nuove superpotenze ricorrono alla delicatezza del soft power per accreditarsi in Occidente, il Qatar pare aver deciso di ritornare ai classici e usare la cara, vecchia corruzione. Nell’inchiesta della Procura federale belga ci sono tutti i fondamentali del genere: associazione a delinquere, riciclaggio, corruzione, milioni di euro in banconote di piccolo taglio, vice presidenti del Parlamento Europeo (Eva Kailli) pagati per raccontare il rinascimento qatariota davanti all’assemblea continentale, oscuri portaborse (Francesco Giorgi) di ancora più oscuri ex potenti italiani (Antonio Panzeri), direttori di Ong arrestati senza che si capisca il perché (Niccolò Figà-Talamanca). Chissà a che punto i magistrati belgi hanno cominciato a sospettare che ci fosse del marcio a Bruxelles. Forse è stato il giorno in cui Kailli ha preso la parola in aula per spiegare ai colleghi che «il Qatar è all’avanguardia nei diritti dei lavoratori»

Ancora politica – Papi pappone
Il 2022 sta per concludersi ma siamo ancora qui a commentare l’ennesima, prevedibilissima, battuta sessista di Silvio Berlusconi. Con l’ironia truce che da sempre lo contraddistingue, l’ex Presidente del Consiglio è diventato virale per via degli auguri fatti ai calciatori del suo Monza durante un comizio improvvisato, ai quali ha promesso che, se avessero vinto contro le grandi squadre, avrebbe fatto trovare loro il pullman pieno di escort (definite ovviamente con tutt’altra parola). Classic Silvio. Ha anche provato a spiegarsi, dicendosi basito dal fatto che i social non abbiano compreso la sua ironia: certe cose, in questo Paese, non cambiano mai.

Polemiche – O-o-o-occhi di fascio
«Canto Pollon, i Puffi, Memole, Occhi di Gatto, Mila e Shiro…. Sono inni di leggerezza e di fantasia… e di nessuna altra natura o pretesa»: così Cristina D’Avena ha concluso il post in cui si è difesa per aver voltato le spalle alla comunità LGBTQ+ che ormai da anni l’aveva eletta come sua beniamina, e aver deciso di partecipare a una festa di Fratelli d’Italia. Diverse persone hanno commentato scherzando sull’assonanza tra Pollon e Pillon, qualcuno ha deciso di perdonarla con l’emoji di un cuore, ma la maggior parte di chi ha commentato il post ha confermato la sua delusione e l’ha accusata di essere una traditrice incoerente.

Disastri – A Bigger Splash
Forse quella di piazzare un enorme acquario al centro della lobby di un hotel non era una grande idea già in partenza, ma dopo l’esplosione di venerdì mattina sembra una certezza. Parliamo infatti dell’AquaDom, situato nella hall dell’hotel Radisson Blu a Berlino, che conteneva un milione di litri di acqua salata e più di millecinquecento pesci tropicali, esploso rovinosamente per cause ancora da accertare. L’acqua – e i poveri pesci – sono arrivati fino al terzo piano e hanno invaso la via adiacente alla struttura, al punto che è stato necessario chiuderla al traffico. L’AquaDom era il più grande acquario cilindrico al mondo, ora ha stabilito un altro primato non proprio da invidia.

Scienza – A star is born
L’entusiasmo che in questi giorni ha circondato l’annuncio della prima, riuscita fusione nucleare nella storia dell’umanità ha ricordato quello con il quale il dottor Otto Ottavius in Spider-Man 2 commentava il momentaneo successo del suo, di esperimento, proprio sulla fusione nucleare: «Il potere del sole nel palmo della mia mano», diceva il futuro Doc Ock; «Abbiamo fatto nascere una stella», hanno titolato i giornali americani di fronte ai risultati del Federal Lawrence Livermore National Laboratory, in California. La prospettiva di una fonte di energia infinita e pulita è forse la prima, vera, buona notizia degli ultimi tre anni ma, come hanno detto gli stessi scienziati coinvolti nell’esperimento, ci vorranno 30 anni perché la fusione nucleare diventi un fonte di energia vera e propria. C’è solo da sperare che il mondo non finisca prima.

Musica – Scale perdute
Il creatore delle indimenticabili colonne sonore di David Lynch è morto il 12 dicembre all’età di 85 anni, facendo risuonare nelle nostre case la misteriosa melodia di Twin Peaks. Ad annunciarne la morte è stato il nipote sul suo profilo Instagram: «Il mio grande zio Angelo Badalamenti ha attraversato la barriera verso un altro piano dell’esistenza. È sempre stato uno degli uomini più interessanti del mondo per me. Una vera ispirazione artistica e musicale per me e per tantissimi altri. Chi ha vissuto una buona vita ha una buona morte». Nel suo Weather Report del lunedì, dopo aver annunciato che a Los Angeles era nuvoloso e pioveva, David Lynch ha detto: «Niente musica oggi».