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18:46 sabato 6 dicembre 2025
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.
L’acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix sta mandando nel panico tutta l’industria dell’intrattenimento La geografia del cinema e dalla tv mondiale cambierà per sempre, dopo questo accordo da 83 miliardi di dollari.
Lily Allen distribuirà il suo nuovo album anche in delle chiavette usb a forma di plug anale Un riferimento a "Pussy Palace", canzone più chiacchierata di West End Girl, in cui racconta come ha scoperto i tradimenti dell'ex marito, l'attore David Harbour.
Dario Vitale lascia Versace, appena nove mesi dopo esserne diventato direttore creativo Era stato nominato chief creative officer del brand, appena acquisito dal gruppo Prada, a marzo di quest'anno.
L’unica tappa italiana del tour di Rosalìa sarà a Milano, il 25 marzo Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.
Secondo una ricerca, l’inasprimento delle leggi sull’immigrazione in Europa sta facendo aumentare e arricchire i trafficanti di essere umani Il Mixed Migration Centre ha pubblicato un ampio studio in cui dimostra che le politiche anti immigrazione stanno solo aggravando il problema che avrebbero dovuto risolvere.

Demna Gvasalia lascia Vetements

16 Settembre 2019

Non ha agito secondo il volere del proprio medico come Virgil Abloh, ma per «per perseguire nuovi obiettivi». Così Demna Gvasalia, designer georgiano già al timone creativo di Balenciaga, esce dal collettivo di moda Vetements, da lui fondato nel 2014 insieme al fratello, l’attuale ceo Guram Gvasalia. Nessun esaurimento nervoso, nessuna diagnosi. Solo il desiderio di dirigere il proprio genio artistico verso mete differenti. Come annunciato in un comunicato a Wwd, il designer si volgerà adesso verso nuove sfide, avendo portato a termine la «mia missione da innovatore concettuale». Gvasalia rimane alla guida di Balenciaga, sebbene nel comunicato il marchio di proprietà Kering non venga mai citato esplicitamente.

«Avevo fondato Vetements perché ero annoiato dalla moda», dice nell’intervista. Contro ogni aspettativa, però, poi la moda è cambiata per davvero. «Lo ha fatto da quando è apparso Vetements, che ha aperto le porte a molti. Il marchio è ormai un’azienda in grado di trasportare la sua eredità creativa verso un nuovo capitolo». Sin dal suo debutto sulle passerelle di Parigi nel 2014, Vetements ha infatti segnato la nascita di un nuovo streetwear dove la cultura underground, la musica punk e quella tecno si mescolavano a curiose istanze anti-capitaliste, creando una sorta di estetica del “disordine perfetto”. «Vetements è sempre stato un collettivo di menti creative», si legge ancora nel comunicato. «Continueremo a spingere più avanti i confini della ricerca, rispettando i codici e i valori autentici del marchio e sostenendo l’onestà creativa e il talento genuino».

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