Una mostra al Macro – Museo d’Arte Contemporanea di Roma rende omaggio al fotografo, scrittore, critico, amante di Foucault e protagonista della vita culturale parigina, una delle figure più rilevanti e tragiche del Novecento francese.
L'attesa sentenza della Corte suprema americana sulla causa tra la fotografa Lynn Goldsmith e la Fondazione Andy Warhol potrebbe cambiare per sempre il modo in cui utilizziamo le immagini su internet e non solo.
Una mostra appena aperta alla GAM di Torino celebra lo scrittore come soggetto e critico d'arte, ma è anche un'occasione per riscoprire l'eredità, ancora attualissima, che ha lasciato alla cultura italiana.
Argentina 1985, candidato dall'Academy come Miglior film internazionale, racconta il processo alla giunta militare di Videla e la dolorosa riconciliazione che il Paese ha dovuto affrontare nei successivi quarant'anni.
Conversazione con Armando Festa, autore, scrittore e co-sceneggiatore del film di Sydney Sibilia, appena uscito nelle sale.
Arpa e cannone, da poco uscito per Aragno Editore, raccoglie alcuni dei migliori articoli scritti negli anni del boom da Fusco, giornalista atipico, di immenso talento e infinita fantasia.
In La bella confusione lo scrittore, seguendo Claudia Cardinale tra i set di Otto e mezzo e Il Gattopardo, scrive il romanzo della sua stessa formazione e racconta l'epoca d'oro del nostro Paese.
Cosa abbiamo letto a febbraio in redazione.
Per anni il salotto del conduttore, morto il 23 febbraio, è stato il luogo per eccellenza dove si decretava il successo di libri e di scrittori. Da Lara Cardella ad Alberto Bevilacqua.
Il film di Darren Aronofsky, con protagonista un incredibile Brendan Fraser, è un racconto allo stesso tempo brutale e dolce delle cose per cui vale la pena vivere: l'amore, la famiglia e la redenzione prima della morte.
Adelphi ha ripubblicato il romanzo d'esordio di Burroughs, meglio conosciuto come La scimmia sulla schiena: la lettura perfetta da accostare al documentario su Nan Goldin, al cinema in questi giorni.
La decisione di "correggere" i testi dello scrittore rimuovendo parole ritenute offensive ha fatto esplodere una guerra tra chi ritiene il fatto una prova della dittatura del politicamente corretto e chi la considera una semplice decisione legata al mercato editoriale.