Attualità | Politica

Lasciamo lavorare Cinquestelle e Lega

Riassunto degli ultimi giorni.

di Christian Rocca

Beppe Grillo alla manifestazione del Movimento 5 Stelle, il 21 ottobre a Roma (ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

In pochissimi giorni hanno cambiato idea sulla Tap; si sono fatti sfanculare dall’Europa e dalle agenzie di rating; si sono fatti cacciare dal quartiere San Lorenzo al grido di “sciacalli”; hanno detto di aver abolito la povertà; non hanno fatto nulla sul ponte di Genova, ma nel decreto a favore delle vittime della tragedia Di Maio ha messo un super condono edilizio per Ischia; sono stati colti con le mani nella marmellata della falsificazione e diffusione di notizie farlocche sui social; hanno visto manine su un decreto che hanno scritto senza averlo capito; il ministero di Di Maio ha ritwittato un tweet di un fake di Di Maio tanto è uguale; il Di Maio vero ha giurato di non aver mai detto di uscire dall’euro ed è stato sbugiardato da… Di Maio; hanno portato lo spread quasi a livelli della Grecia; hanno fatto casino sulla quota 100 e non sanno più come uscirne; sono volati da zio Putin per farsi dire che cosa fare; si sono fatti perculare da zio Vlad perché quello non ha un rublo da poter mettere sul debito italiano; hanno spiegato a Mario Draghi, dall’alto dei loro studi nella zona bibite dello Stadio San Paolo, che cos’è lo spread; hanno scritto il rapporto che certifica il fallimento del decreto dignità (meno posti di lavoro); hanno invaso le tv con finti economisti dai curriculum imbarazzanti, e certamente non da economisti; hanno chiesto ancora una volta di boicottare un giornale, producendo ancora una volta l’effetto contrario; hanno fatto un bel condono fiscale; hanno ventilato l’ipotesi di salvare le banche, quelle cattive; hanno deciso di comprare tutti gli aerei Alitalia, compreso “l’AirForceRenzi” che non sono riusciti a vendere; hanno fatto una figuraccia globale a Strasburgo con uno scemo che si è tolto la scarpa; ne hanno fatta un’altra, anzi due, in Israele con l’improbabile presidente della Rai eletto probabilmente con una procedura illegittima; hanno fatto flop al Circo Massimo; hanno assistito alla più grande manifestazione popolare spontanea degli ultimi decenni contro la più imbarazzante giunta comunale del secolo, liquidandola come una cosa di nostalgici di Mafia capitale e acquirenti di borse da mille euro; hanno falsamente accusato i tifosi russi di aver devastato la scala mobile della metropolitana quando era semplice incuria della giunta Raggi di cui sopra; hanno tolto la pensione agli ebrei e agli antifascisti vittime della barbarie fascista; hanno scelto di piegarsi alle minacce di Casa Pound; hanno detto di aver già completato più di metà del programma di governo; hanno scelto di rilanciare l’iniziativa politica copiando la voce “testuggine romana” da Wikipedia; hanno mandato una penale di 20 miliardi soltanto per dirti decresco felice (semi cit.); e, infine, la Casaleggio ha deciso di far tornare Di Battista; ma a parte questo stanno facendo molto bene.