Hype ↓
12:33 mercoledì 30 aprile 2025
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

C’è un fiume di urina alla Cop27 di Sharm el-Sheikh

10 Novembre 2022

Fino al 18 novembre a Sharm el-Sheikh si tiene la 27esima edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, evento in cui i potenti della Terra si riuniscono per cercare delle soluzioni alla peggiore crisi mai affrontata dall’umanità, quella climatica. Soluzioni che però al momento sono rimandate a causa di un imprevisto che rende impossibile una discussione approfondita su temi di questa importanza: come abbiamo scoperto da alcuni video e diverse foto girate molto sui social nelle ultime ore, nella zona di Sharm el-Sheikh in cui si tiene la Conferenza c’è stato un qualche tipo di incidente – l’esplosione di una tubatura o di un serbatoio, il fatto ancora non è stato chiarito – e le strade sono state inondate da un fiume di liquami puzzolenti. Con tutta probabilità, quando la crisi climatica porrà fine alla civiltà umana per come l’abbiamo conosciuta fin qui, questa sarà una delle immagini-simbolo che useremo per spiegare il momento esatto in cui siamo resi conto dell’inevitabilità del nostro destino.

C’è da dire che questa di Sharm el-Sheikh è stata fin qui un’edizione particolarmente sfortunata della Conferenza. I partecipanti non hanno fatto in tempo ad atterrare all’aeroporto – in molti hanno sottolineato la contraddizione di arrivare tutti in aereo a una conferenza il cui obiettivo principale dovrebbe essere trovare un modo per ridurre l’uso di carburanti fossili e le conseguenti emissioni – che subito sono incappati nei primi problemi. L’elenco delle lamentele dei partecipanti è piuttosto lungo e variegato: è difficile trovare acqua in bottiglia e cibo commestibile; bisogna fare code lunghissime sotto il sole del Sinai per avere accesso a qualsiasi bene di prima necessità; i pavimenti degli alberghi scricchiolano e nei bagni spesso manca la carta igienica.

In molti, poi, hanno sottolineato la scarsa sostenibilità dell’evento. Per esempio: pare che in ogni struttura allestito in occasione della Conferenza siano state montate anche gigantesche unità per l’aria condizionata che soffiano aria gelata 24 ore su 24, sette giorni su sette. E, in segno di cortesia e di ospitalità, agli ospiti non viene neanche chiesto di chiudere porte e finestre per evitare che il fresco si disperda. Le luci, poi, in queste strutture vengono tenute accese alla massima intensità per tutto il tempo, notte compresa, casomai qualcuno degli accreditati decidesse che nella sua camera d’albergo fa troppo caldo e preferisse andare a prendere il fresco in suddette strutture. Pale eoliche, pannelli solari e macchine elettriche sono delle rarità. Di fronte a diverse richieste di chiarimento da parte dei giornalisti, gli organizzatori della Conferenza, per il momento, hanno preferito non rispondere.

Articoli Suggeriti
In Spagna c’è stata la più grande manifestazione per il diritto alla casa di sempre

Hanno partecipato i cittadini di 40 città, 150 mila solo a Madrid: chiedono tutti «la fine del racket degli affitti».

Nel dibattito sul Macao ci sono tutte le contraddizioni di Milano

Il tentativo di "riattivazione" dell'ex centro sociale ha fatto esplodere, ancora una volta, la discussione su cosa siano oggi gli spazi pubblici della città, a cosa servono e a chi sono dedicati.

Leggi anche ↓
In Spagna c’è stata la più grande manifestazione per il diritto alla casa di sempre

Hanno partecipato i cittadini di 40 città, 150 mila solo a Madrid: chiedono tutti «la fine del racket degli affitti».

Nel dibattito sul Macao ci sono tutte le contraddizioni di Milano

Il tentativo di "riattivazione" dell'ex centro sociale ha fatto esplodere, ancora una volta, la discussione su cosa siano oggi gli spazi pubblici della città, a cosa servono e a chi sono dedicati.

Venezia città laboratorio

Da "Abitare Futuro", il nuovo numero di Urbano, dieci domande a Carlo Ratti sulla prossima Mostra Internazionale di Architettura a Venezia, che più di tutte le edizioni precedenti coinvolgerà la città come fosse un’unica, enorme arena di incontro di pensieri e nuove idee.

Uno studio ha provato a spiegare perché è così difficile piacere ai buttafuori dei club di Berlino

E soprattutto a Sven Marquardt, il leggendario buttafuori del Berghain.

Una rivolta architettonica per impedire alla bruttezza di conquistare la città

Rivolta Architettonica è il movimento internazionale che vuole fare di bellezza, sostenibilità e socialità le priorità della progettazione urbana: ne abbiamo parlato con due dei referenti italiani.

Anche Martin Scorsese ha firmato la lettera contro la legge che trasformerà i vecchi cinema di Roma in centri commerciali