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Le stock photo più scontate diventano una linea d’abbigliamento

Adobe, la nota società specializzata nella produzione di software e applicazioni per video e grafica digitale, ha recentemente chiesto all’agenzia pubblicitaria svedese Abby Priest di realizzare una collezione di vestiti utilizzando le fotografie del suo stock, per una linea limited edition che celebra la galleria di immagini così familiare e quotidiana agli occhi di milioni di creativi.

«Abbiamo voluto rendere omaggio a ciò che è stato, dando un’ultima occhiata al passato, prima di passare oltre», dice il direttore creativo di Abby Priest, Oskar Hellqvist, che aggiunge: «Alcuni di queste immagini compaiono negli impaginati dei libri di scuola più diffusi, tanto da essersi affermate come luoghi comuni visivi esilaranti, amati ma al tempo stesso disprezzati da tutti».

Usare questi scatti nelle stampe di felpe e t-shirt è forse paradossalmente il modo migliore di valorizzarli: utilizzare oggi la foto di una donna che ride mentre mangia un piatto di insalata, o quella di una vigorosa stretta di mano tra due colleghi di lavoro per veicolare serietà sarebbe del tutto fuori luogo: tanto vale dirgli in qualche modo addio inserendole in una collezione di vestiti. Peccato che, almeno per ora, solo gli impiegati della società possano acquistarli.