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Dopo il cocainorso quest’estate arriverà al cinema il metamfetadrillo

Forse stiamo assistendo alla nascita di un nuovo genere cinematografico, uno che mette al centro l’analisi dell’accidentale assunzione di sostanze stupefacenti sul comportamento dei grandi predatori della Terra. Il successo di Cocainorso – appena uscito nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti e già uno dei successi più sorprendenti di questo inizio di 2023 – ha dato coraggio a tutti quei cineasti che chissà da quanto tempo tenevano chiusa in un cassetto quella sceneggiatura su un leone imbottito di ecstasy, sul trip da Lsd di un lupo o sullo sclero metamfetaminico di un coccodrillo. Quest’ultima idea ha convinto la società di produzione americana The Asylum, che su Twitter ha annunciato – con tanto di locandina – l’inizio delle riprese di Attack of the Meth Gator. Proprio come nel caso di Cocainorso, tutto quello che c’è da sapere del film sta nel suo titolo: Attack of the Meth Gator è la storia dell’attacco di un alligatore che per qualche ragione ha assunto metamfetamine.

«Hold our bear… I mean, beer. Coming for your life this summer», si legge nel tweet di The Asylum, con una sottile ironia – il gioco di parole basato sull’assonanza tra beer e bear, esplicito riferimento al cocainorso – che dice già molto di cosa possiamo aspettarci dal film in arrivo nelle sale americane quest’estate (nelle nostre chissà se, chissà quando). A chi non fosse appassionato di film così brutti da diventare oggetti di culto e di studio, il nome The Asylum non dirà nulla. Ma gli appassionati dei cosiddetti mockbuster – film a basso budget che riprendono trama, ambientazioni e titoli di grandi successi del cinema americano, in chiave comica-surreale-demenziale – sanno che questo nome è una specie di marchio di garanzia: nella storia di The Asylum, infatti, ci sono capolavori del mockbuster come Transmorphers: Fall of Man, Titanic II e Independents’ Day, e poi la saga di Sharknado e la serie tv Z Nation.

Come riporta Entertainment Weekly, però, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza il successo di Cocainorso. Non solo il film sta andando benissimo al botteghino (23 milioni incassati nel primo fine settimana di programmazione, una cifra tanto più importante se si considera la competizione di titoli come Ant-Man and the Wasp: Quantumania) ma è anche molto discusso dalla critica: solo nella scorsa settimana del film diretto da Elizabeth Banks (basato in parte su una storia vera, quella di un orso della Georgia che nel 1985 mangiò della cocaina che chissà perché si trovava nella foresta) si è scritto sul New York Times, sul New Yorker, su The Atlantic e su Vulture, solo per citarne alcuni.