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11:24 venerdì 21 novembre 2025
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

Chi è Sebastian Kurz, il Macron austriaco

17 Maggio 2017

Dall’elezione a presidente della Repubblica francese del trentanovenne Emmanuel Macron, molti, in Italia e all’estero, si sono dedicati a tracciare possibili paralleli tra la parabola politica del leader di En Marche e altri politici (qui da noi si è parlato molto di affinità e divergenze con Matteo Renzi, ad esempio). Quel che è certo è che esiste un Macron molto vicino a noi: come spiega il quotidiano Guardian, è l’appena trentenne ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz, membro del Partito popolare del Paese alpino.

Kurz, che nel 2013 è diventato il titolare del dicastero degli Esteri più giovane del mondo, ha di recente raccolto l’endorsement di tutti i notabili della sua formazione politica, e di fatto gli è stato dato mandato di rimodernare il partito a sua immagine e somiglianza. Il Partito popolare, l’Övp, al momento governa in coalizione coi socialdemocratici del Spo, ma nei sondaggi di gradimento nazionale occupa soltanto la terza posizione, dietro i populisti di destra del Partito della libertà (Fpo) e allo stesso Spo del cancelliere Christian Kern. La speranza, ovviamente, è che Sebastian Kurz sappia usare il suo carisma politico per rilanciare il partito, cosa che in effetti sta già tentando di fare: il ministro degli Esteri ha proposto di sostituire ai tradizionali meccanismi di scelta dei candidati una lista di eleggibili indipendenti appoggiati dal partito, in una mossa in cui la stampa austriaca vede la fine degli equilibri politici nazionali precedenti.

ISRAEL-AUSTRIA-DIPLOMACY-HOLOCAUST

L’Övp è sempre stato un protagonista assoluto della politica dell’Austria: sei cancellieri su quattordici del dopoguerra provengono dalle sue file. Non è escluso che alle elezioni di ottobre Kurz accetti di governare in coalizione coi populisti, che lo vedono di buon occhio per la sua attività internazionale in favore della chiusura ai rifugiati della tratta balcanica, e per la sua linea dura sul possibile ingresso della Turchia nell’Unione europea. Congratulandosi con Macron per la sua vittoria in Francia, Kurz ha twittato ringraziandolo per aver sconfitto «le politiche di sinistra».

Immagini Getty Images
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