Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
Anche quest’anno all’Eurovision sta succedendo un casino attorno alla cantante israeliana
Proteste, denunce, tentativi di boicottaggio, minacce, fischi veri e registrati: per Yuval Raphael l'Eurovision è iniziato così.

Agli esseri umani restano ormai pochissime certezze, una di queste è che all’Eurovision ci saranno polemiche attorno alla cantante o al cantante israeliano. È successo lo scorso anno, sta succedendo anche quest’anno. Yuval Raphael, sopravvissuta alla strage del Nova Festival del 7 ottobre, cantante israeliana che all’Eurovision parteciperà con la canzone “New Day Will Rise”, ha detto che si è preparata: durante le prove ha detto al suo staff di far uscire dagli altoparlanti del St. Jakobshalle dei finti fischi, tanto è sicura che ne riceverà di veri quando salirà sul palco.
Le polemiche attorno a Raphael sono cominciate il giorno stesso in cui è arrivata a Basilea. Durante il Torquoise Carpet di domenica 11 maggio, cioè la sfilata dei partecipanti lungo le vie della città e poi sul tappeto turchese, evento che apre ufficialmente l’Eurovision, un uomo si è rivolto a Raphael e alla delegazione israeliana facendo il gesto della gola tagliata: quest’uomo è stato denunciato da Kan Broadcasting – l’emittente israeliana parte dell’Unione Europea di Radiodiffusione, organizzatrice del festival – alle autorità locali e l’episodio è stato segnalato anche all’UER.
Prima di questo episodio c’era stata la lettera aperta, firmata da più di 70 partecipanti alle passate edizioni dell’Eurovision, che chiedeva l’esclusione di Raphael e di Kan Broadcasting dal Festival. A sostenere questa richiesta anche Nemo, cantante svizzero che ha vinto l’Eurovision un anno fa.