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Cameron Diaz ha rivelato che da quando ha smesso di recitare ha trovato la pace

«Quando sei una star del cinema, la tua vita non è più tua. Quando fai un film…. ti possiedono. Sei sul set 12 ore al giorno per molti mesi. Non hai tempo per fare nient’altro. Ho capito di aver dato una parte della mia vita a quelle persone, se la sono presa. Dovevo riprendermela indietro e prendermi le mie responsabilità»: è quanto ha confidato Cameron Diaz alla collega Gwyneth Paltrow durante un episodio di In goop Health: The Sessions, il programma di chiacchiere a tema wellness condotto, ovviamente, dalla creatrice di Goop. L’ex attrice, invitata a parlare della sua linea di vini Avaline, si è sorprendentemente dilungata sull’impatto negativo della carriera sulla salute mentale e le relazioni. Diaz ha voluto sottolineare tutti i contro di essere una superstar: «gli attori sono infantilizzati», ha detto, spiegando che per anni è stata messa in una posizione in cui qualcun altro si occupava costantemente di ogni sua necessità o problema. Un lusso che molte persone potrebbero invidiare, ma che per lei era frustrante e soffocante.

Nella conversazione con Paltrow, diffusa su YouTube, Diaz ha detto chiaro e tondo che aver abbandonato la scena di Hollywood (il suo ultimo film, Annie, è del 2014) le ha fatto trovare “la pace”: «Ho trovato la pace nell’anima perché finalmente ho cominciato a prendermi cura di me stessa. So che è una cosa strana da confessare, molte persone non capiranno, ma so che tu capirai». E continua: «ho smesso di recitare per tornare a essere autosufficiente. Avevo bisogno di verificare di essere ancora in grado di cavarmela da sola e di essere un’adulta in grado di affrontare il mondo. Volevo rimettere insieme i pezzi della mia vita alla mia maniera».

Diaz ha sposato il musicista Benji Madden nel 2015: i due hanno una figlia di nome Raddix nata lo scorso dicembre. Negli ultimi due anni ha lavorato insieme all’imprenditrice Katherine Power alla sua etichetta di vini, Avaline. Poche settimane fa ha lanciato le prime etichette: due vini estivi, un bianco spagnolo e un rosé francese, definiti “clean” perché composti da uve biologiche e senza additivi e solfiti aggiunti. Un concetto, quello di “cleanliness” del vino, su cui il Guardian, che parla di “goopification, ha qualcosa da ridire. L’ex attrice, però, è convinta, e su Instagram scrive: «Ho sempre creduto che la chiave per il benessere fosse l’equilibrio. Creare un vino pulito pieno di bontà naturale e senza dozzine di additivi mi ha aiutato a trovare l’equilibrio in un bicchiere di vino». Le sue riflessioni accompagnano una foto in cui sorride seduta sugli scalini di una giardino insieme alla socia, ovviamente a piedi nudi, indossando il classico abito bianco a fiori dell’ex diva di Hollywood che si è messa a fare vini.

 

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Introducing @avaline! 🌟 It all started two years ago on a beautiful Los Angeles afternoon in the backyard with @katherinepower. We realized that we knew the contents of everything that went onto and into our bodies—why not wine? Our journey to answer that question led us to create @avaline, a range of clean wines. I’ve always believed that the key to wellness is balance. ⚖️ Creating a clean wine that is full of natural goodness and free from dozens of unwanted and undisclosed extras helps me find that balance when I’m enjoying a glass of wine. It’s wine at its purest, created for those who embrace the pleasure of a whole life and a relaxed approach to wellbeing. 🍷✨ Link in bio. Cheers to that! CD #avaline

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