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Billboard dovrà rendere più attendibili i parametri delle sue classifiche

Qualcosa non torna nelle classifiche di Billboard. Ecco perché da qualche mese la celebre rivista statunitense organizza riunioni su riunioni con i dirigenti delle grandi case discografiche, racconta il New York Times. Il problema? Per aumentare le vendite degli album, molti artisti hanno cercato di «fregare il sistema» con free download, sconti sui biglietti dei concerti, gadget e merchandising. Con il rischio che la classifica più che la musica premi le migliori strategie di marketing.

A vincere in questa gara potrebbe essere Taylor Swift. Mentre la data di uscita del nuovo album è lasciata alla fantasia dei fan, che hanno ipotizzato il 30 agosto, sul suo sito si accettano già ordini per una t-shirt, una felpa e un supporto per smartphone. Niente in confronto all’accordo che la popstar aveva siglato con la catena di pizzerie Papa John’s Pizza nel 2012: una pizza grande e un album a 22$.

La competizione, diventata poco trasparente, ha portato a una serie di polemiche. La situazione è degenerata lo scorso mese, quando il gruppo rock Hillsong United ha perso il primo posto in classifica per poche centinaia di punti. Ora Billboard è sotto pressione proprio in seguito alle lamentele degli artisti: gli stessi che erano stati avvantaggiati da certe strategie temono la loro diffusione incontrastata. I cosiddetti “album bundles” – venduti cioè in un pacchetto di offerte – sono ormai ovunque: dei 39 titoli che hanno raggiunto il primo posto della classifica lo scorso anno, almeno 18 sono stati venduti insieme al merchandising. Un bel problema per l’attendibilità di Billboard, che ha dichiarato di non aver ancora deciso come cambiare le regole.