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07:08 giovedì 13 novembre 2025
È uscito il primo trailer di Marty Supreme, il film sul ping pong con cui Timothée Chalamet punta a vincere l’Oscar Il film di Josh Safdie è stato accolto con entusiasmo dalla critica e il suo protagonista è già lanciatissimo verso la statuetta per il Miglior attore. 
Da oggi scatta il blocco ai siti porno per i minorenni, solo che al momento non è bloccato niente Dal 12 novembre i portali per adulti devono controllare l'età degli utenti con un sistema esterno e anonimo, che però non è ancora operativo.
È morto Homayoun Ershadi, leggendario attore iraniano che Abbas Kiarostami scoprì a un semaforo Il suo ruolo ne Il sapore della ciliegia lanciò una carriera iniziata per caso: nonostante il successo, non si è mai sentito un vero attore.
Papa Leone XIV ha rivelato i suoi quattro film preferiti e tra questi non ci sono né ConclaveThe Young Pope E neanche Habemus Papam e I due Papi né nessun altro film che parli di Papi.
Hbo ha annunciato che V per Vendetta tornerà, stavolta come serie tv Del progetto al momento si sa pochissimo, ma è già stato confermato James Gunn nel ruolo di produttore esecutivo.
Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.
Secondo il presidente della COP30 i Paesi ricchi dovrebbero tutti prendere lezioni di ambientalismo dalla Cina André Corrêa do Lago ha detto che la Cina, uno dei tre maggiori inquinatori al mondo, è l'esempio che il resto del mondo dovrebbe seguire.
Prima di essere scarcerato, Sarkozy si è vantato su Instagram di tutte le lettere che stava ricevendo in carcere Un reel sull'Instagram dell'ex Presidente mostra le tante lettere, regali e cartoline inviategli dai sostenitori. Lui ha promesso che risponderà a tutti.

Per la legge tedesca il Berghain è un’istituzione culturale

13 Settembre 2016

Il Berghain è ora considerato a tutti gli effetti una istituzione culturale: così ha decretato il tribunale fiscale di Berlino-Brandeburgo, con sede a Cottbus, che ha riconosciuto al club più famoso del mondo uno stato pari a quello delle sale da concerti di musica classica e simili. Come riportato dallo Spiegel, è un risultato importante per quello che è stato definito più volte il «tempio della techno», innanzitutto perché permette di accedere a un trattamento fiscale agevolato. In sostanza, il Berghain pagherà meno tasse: fino ad ora era considerato alla stregua di un normale club, e come tale era tassato al 19%, mentre con il nuovo riconoscimento la percentuale si ridurrà al 7%.

Secondo quanto scrive Electronic Beats, il fisco tedesco ha per lungo tempo ritenuto che il club fosse «un luogo d’intrattenimento, piuttosto che di cultura», e non hai mai visto di buon occhio il fatto che i suoi avventori avessero una certa propensione per alcol e droghe, che non esistesse al suo interno un palco dove far esibire gli artisti (che invece, tecnicamente, c’è) e non ci fosse un applauso alla fine delle performance (anche qui, non è detto).

A pochi giorni dalla chiusura del Fabric a Londra, ora che abbiamo assistito impotenti alla gentrificazione di molte zone abitate e rese vive dalla comunità LGBT in altrettante città, quello del Berghain e di come le istituzioni cittadine ci si rapportano, è sembrato a molti commentatori un esempio da seguire nelle politiche legate alla nightlife e alla club culture. Berlino, d’altronde, ci tiene a rimanere se stessa, ovvero una metropoli povera ma sexy, come diceva il vecchio sindaco. Certo, quell’aura che circonda l’ex centrale termoelettrica di Wriezener Bahnhof è stata spesse volte criticata: al Berghain si prendono molto (forse troppo) sul serio, scriveva  poco tempo fa qualche commentatore su Instagram quando la dj The Black Madonna si lamentava dell’incursione di Conan O’Brien. Possiamo ipotizzare però che, per difendersi, sia una strategia che funziona.

Foto via Resident Advisor
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