Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
Anche Bella Hadid è scesa in piazza per supportare la Palestina
Durante il weekend, la modella Bella Hadid ha partecipato a una delle tante manifestazioni in supporto alla popolazione palestinese che in questi giorni si sono tenute in molte città nel mondo, quelle italiane comprese, con l’aggravarsi degli scontri nella striscia di Gaza. Hadid, che ha origini palestinesi da parte del padre Mohamed, ha infatti preso parte al corteo che sabato ha sfilato per le strade di Bay Ridge, a Brooklyn, indossando una kefiah e sventolando una bandiera palestinese. Non è la prima volta che la modella fa sentire la sua voce sulla questione e nella didascalia che accompagnava le foto della manifestazione ha scritto: «Non so descrivere come mi sento a trovarmi in mezzo a così tanti palestinesi belli, intelligenti, rispettosi, amorevoli, gentili e generosi, mi sento completa! Siamo un popolo raro».
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Poco prima, Hadid aveva pubblicato anche una foto della sua famiglia, che ritrae i suoi nonni paterni nel giorno del loro matrimonio, celebrato nel 1947 in Palestina: «La principessa Khairiah Daher Hadid (in onore della quale mi è stato dato il mio secondo nome, Khair), nipote del Principe di Nazareth e Sovrano di Galilea, ha sposato il professore Anwar Hadid (…) Insieme hanno avuto 8 bellissimi bambini: i miei zii, incluso il mio papà Mohamed (…) Con 8 bambini sotto i 15 anni [i miei nonni, ndr] furono cacciati dalle loro case in Palestina nel 1948, diventando rifugiati in Siria, poi in Libano, poi in Tunisia. Amo la mia famiglia, amo la mia eredità, amo la Palestina (…) Non potranno mai cancellare la nostra storia. La storia è storia!», ha scritto.
When celebrities like @BellaHadid advocate for throwing Jews into the sea, they are advocating for the elimination of the Jewish State.
This shouldn’t be an Israeli-Palestinian issue. This should be a human issue.
Shame on you.#IsraelUnderAttack pic.twitter.com/PJQHT90cNy
— Israel ישראל (@Israel) May 16, 2021
I suoi post dedicati alla Palestina sono ben presto diventati virali, al punto da attirare l’attenzione dell’account ufficiale Twitter del governo israeliano, che non ha preso benissimo lo schieramento di Hadid. «Quando le celebrity come Bella Hadid alludono al gettare gli ebrei in mare, stanno sostenendo l’eliminazione dello Stato ebraico. Questa non dovrebbe essere una questione israelo-palestinese. Questa dovrebbe essere una questione di diritti umani. Vergogna», si legge nel post su Twitter. Il riferimento è a un coro che i manifestanti hanno intonato e che recita «Dai fiumi al mare, Palestina libera»: in molti hanno difeso la modella, sostenendo che il coro non implicasse nessun riferimento allo sterminio degli ebrei. Ma per Israele quella frase viene usata da chi allude all’eliminazione degli ebrei.

Dopo i dazi di Trump, si sono moltiplicati sulla piattaforma i video di commercianti cinesi che invitano gli americani a scoprire cosa e come si produce in Cina. Un fenomeno interessante, che ha anche a che fare con il made in Italy.