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12:52 domenica 21 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
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Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Perché i social sono pieni di meme che fondono Barbie e Oppenheimer

03 Luglio 2023

Negli Stati Uniti il 21 luglio sarà una giornata particolare: sarà il giorno in cui nelle sale americane arriveranno due dei film più attesi di quest’anno, Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan. Critici, appassionati e addetti ai lavori ne parlano ormai da settimane: quale tra questi film uscirà vittorioso dalla guerra dei blockbuster dell’estate 2023 (ne parlavamo qui)? Riusciranno gli incassi di questi titoli a salvare il cinema americano, che fin qui ha inanellato una serie di risultati uno più deprimente dell’altro (gli ultimi in ordine cronologico: Elemental di Disney Pixar e The Flash di Warner Bros.)? Lo scopriremo tra meno di tre settimane.

Nel frattempo, come in tutti gli scenari bellici, è emerso un fronte pacifista che rifiuta di considerare Barbie Oppenheimer come nemici o anche solo rivali. È un fronte, come riporta Vulture, che è stato ribattezzato Barbenheimer e che fin qui si è espresso nella lingua di internet, cioè quella dei meme. Tra gli utenti dei social che nelle ultime settimane hanno aderito a Barbenheimer ci sono quelli che propongono di proiettare i due film in double feature – uno subito dopo l’altro – altri che addirittura pretendono ormai il crossover e altri ancora che invece hanno individuato il vero villain di questa storia: Mission: Impossible e Tom Cruise, che nelle ultime settimane pare abbia fatto di tutto e di più per accaparrarsi la maggior parte delle sale Imax presenti in tutto il Nord America (non ci è riuscito, con suo grande disappunto).

@velmorfilm

JULY 21 🫡 #barbie #barbiemovie #edit #cinema #film #oppenheimer #christophernolan #gretagerwig #margotrobbie #cillianmurphy #ryangosling

♬ original sound – velmorfilm

Purtroppo, però, il mercato cinematografico non segue la volontà di internet e quindi Barbie Oppenheimer nemici sono, nemici restano. Secondo l’Hollywood Reporter, i favori del pronostico vanno a Barbie, che nelle ultime settimane, in effetti, è diventato un fenomeno social grazie a una campagna di marketing assai efficace (l’ultima trovata: una riproduzione della Dream House di Barbie costruita in California, disponibile per la prenotazione su Airbnb per chiunque volesse passarci le ferie). Le previsioni degli incassi nel primo fine settimana di programmazione sono quindi piuttosto ottimistiche: tra i settanta e gli ottanta milioni di dollari. Per Oppenheimer, invece, i sondaggi prevedono un incasso – sempre nel primo weekend in sala – intorno ai 40 milioni di dollari. Per Nolan sarebbe uno degli esordi al botteghino peggiori di sempre, superiore solo a quello di Tenet, che però arrivava in sala in mezzo alla pandemia, con moltissime sale ancora chiuse oppure aperte a capienza limitata. Nolan, però, non sembra interessato, o forse è fiducioso in un recupero del film nelle settimane successive alla prima. Sta di fatto che lui sta conducendo una sua, personalissima, contortissima campagna promozionale per Oppenheimer, in cui sembra voler invogliare il pubblico ad acquistare il biglietto dicendo che il film è un po’ un horror che «devasterà» gli spettatori.

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