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Il mistero della grande scrittrice del Novecento scomparsa nel nulla a 25 anni

07 Novembre 2016

A 12 anni, scrive Atlas Obscura, Barbara Newhall Follett, nata nel 1914 in una cittadina del New Hampshire, aveva già pubblicato il suo primo romanzo, The House Without Windows. Barbara, figlia del critico Wilson Follett, aveva ricevuto un’educazione umanistica in casa, e a quattro anni scriveva già poesie: la pagina Wikipedia a lei dedicata la definisce «an American child prodigy novelist».

In altre parole, Barbara Newhall Follett non era quella che si direbbe una ragazzina comune. The House Without Windows attirò molte lodi e alcune critiche, spesso focalizzate sulla giovanissima età dell’autrice, ma l’attenzione attorno alla figura della bambina crebbe esponenzialmente. Quando alcuni suoi coetanei la presero in giro denigrando la sua attività, lei rispose con una lettera che diceva: «Non capite i motivi per cui devo svolgere il mio lavoro perché, in questo momento, non ne avete uno».

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Oltre che dalla scrittura, l’infanzia di Barbara venne segnata anche dall’aver fatto parte degli equipaggi di alcune navi protagoniste in quegli anni di spedizioni nell’Atlantico: lei e la madre avevano deciso di salpare per reazione all’abbandono del padre Wilson, che si era unito in seconde nozze a una donna più giovane. Su questo sfondo, quando Barbara Newhall Follett aveva 14 anni uscì il suo secondo romanzo, The Voyage of the Norman D, che raccolse un successo di critica ancora più grande di quello del libro che l’aveva preceduto.

wrDue anni dopo, con l’aggravarsi delle condizioni economiche dovute alla Grande depressione, Barbara trovò lavoro come segretaria a New York, e a vent’anni sposò un uomo di nome Nickerson Rogers, con cui andò a convivere a Brookline, nel Massachusetts. I primi anni di matrimonio dei due furono felici, ma già intorno al 1939 la donna scriveva in una lettera a un’amica che «in superficie le cose sono terribilmente, terribilmente calme e sbagliate». La sera del 7 dicembre 1939, dopo un litigio tra lei e il marito, Barbara Newhall Follett uscì di casa con trenta dollari in tasca e un quaderno, e da allora nessuno ha mai saputo che fine abbia fatto. Nick Rogers riportò la sua sparizione soltanto due settimane dopo, il padre scrisse una lettera all’Atlantic per convincerla a tornare, ma lei era andata per sempre.

Oggi a custodire il corpus letterario e la memoria della “scrittrice bambina” è Stefan Cooke, un lontano discendente di Barbara, che gestisce un sito dedicato alla sua produzione (farksolia.org) e ha pubblicato una raccolta di sue lettere. Anche lui dice di non sapere con certezza che fine abbia fatto Barbara Newhall Follett, ma ad Atlas Obscura ha dichiarato: «Che sia stata così crudele da non far sapere a sua madre e sua sorella e i suoi amici se era viva è un buon punto, probabilmente non sapremo mai cosa le è successo. Per fortuna ci ha lasciato il suo tesoro di lettere, short stories, poesie, il Farksoo (il suo linguaggio inventato), e il suo superbo romanzo perduto, Lost Island».

Immagini via farksolia.org
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