In un periodo sempre più complicato per l’industria della moda, le sfilate di Milano riflettono l’incertezza del momento storico, tra sartorialità formale e rincorsa alla giovinezza.
Sabato De Sarno ha presentato la prima collezione Cruise della sua direzione creativa nella città in cui Guccio Gucci ebbe l’ispirazione a fondare il brand che porta il suo nome.
Come ogni anno, le scale del Met si sono popolate di celebrity per l’inaugurazione della mostra Sleeping Beauties: Reawakening Fashion. Ma è davvero quello di cui la cultura della moda ha bisogno?
Dalla sfilata di The Row, dove le gemelle Olsen hanno bandito telefoni e post sui social media, al dibattito sull’uso dell'intelligenza artificiale, sembra non esserci mai stata così tanta distanza, nella moda, tra immagini e oggetti.
Dopo l’esplosione della narrazione intorno alle sfilate, la moda oggi sembra essersi assestata su una prudenza che non è banalità, ma che di certo racconta di un momento difficile.
Povere creature, l’ultimo film del regista greco, è la favola sotto steroidi di una donna Frankenstein, interpretata da una eccezionale Emma Stone, che ha suscitato moltissime polemiche.
I pochi giorni di collezioni maschili hanno riportato in passerella un’idea di eleganza morbida e quotidiana, quasi un rifugio in tempi difficili.
Magliano torna a Firenze dopo cinque anni con un progetto maturo, che rappresenta un modo nuovo di intendere la moda in Italia. Qualcosa che si è intravisto anche altrove.
Lo speciale evento di Mytheresa per Miu Miu a Vienna racconta come si evolve oggi l’esperienza di acquisto del lusso per una clientela selezionata. E come la si fidelizza.
Ha inaugurato a Shanghai Pradasphere II, la mostra che esplora la storia del marchio e che cerca di coglierne l’essenza, quella Prada-ness «che non riusciamo a spiegare in parole semplici, ma che sappiamo esattamente cos’è», come racconta Raf Simons.
Autenticità, sostenibilità, contaminazioni culturali ma anche hype e velocità: come le generazioni che hanno attraversato crisi economiche, instabilità politica e cambiamento climatico ridisegnano il significato del lusso.
Il documentario di Apple TV+ e le numerose comparsate delle sue protagoniste alle ultime sfilate raccontano di una nostalgia dura a morire, e di una moda che non esiste più. Ma che ha anche qualcosa da dire sull’oggi.
Come già a Milano, la stagione appena conclusasi è stata perlopiù pragmatica e visibilmente afflitta dall’incertezza e dalle pressioni del momento storico. Ma la moda è ormai davvero solo lusso?
Compressa eppure sempre più invasiva per la città, tra debutti attesissimi e pochi show davvero significativi, questa settimana della moda ha aperto interrogativi fondamentali per la sua sopravvivenza.
Virile, sovversiva, tamarra, sexy, ha attraversato epoche, classi sociali e generi per arrivare a essere ancora oggi un capo fondamentale.
Il film diretto da Greta Gerwig è una delle migliori operazioni di marketing culturale degli ultimi anni. E ci dice molto sullo stato di Hollywood e il nostro rapporto con i simboli.