Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Uno dei film più costosi della storia della Cina si è rivelato un flop colossale

Il primo capitolo dell’epica fantasy Asura si è rivelato un fallimento epico. Il film, costato circa 750 milioni di yuan (112 milioni di dollari) ha ricavato soltanto 50 milioni di yuan dal suo weekend di debutto ed è stato immediatamente ritirato dai cinema. Come dimostra questa tabella di Quartz, che raccoglie i più grandi flop di tutti i tempi Asura ha ottenuto il quinto posto, con un perdita stimata di 106 milioni di dollari. Da notare che i film più fallimentari della storia sono produzioni vicine al genere fantasy, epico o mitologico, che spesso comportano l’uso massiccio di effetti speciali e attori costosi. Al primo posto però c’è Sinbad, un film di animazione del 2003 prodotto e distribuito dalla DreamWorks, che a causa sua rischiò la bancarotta.

Anche la trama di Asura è basata su una leggenda, che in questo caso attinge dalla mitologia buddista e racconta la storia di un pastore (il famoso attore cinese Leo Wu) la cui missione è quella di proteggere il suo regno da un tentativo di colpo di stato. I produttori del film, che è stato supportato da alcune tra le maggiori società cinematografiche cinesi (Alibaba Pictures, Zhenjian Film Studio e Ningxia Film Group) speravano di poter dare inizio a una grande saga fantasy simile a Il Signore degli Anelli e stanno pianificando di rielaborare il film e ripresentarlo di nuovo in un secondo momento. A meno che la nuova versione non ottenga un successo molto maggiore, il terribile esordio in perdita di Asura lo renderebbe uno dei più grandi flop nella storia del cinema e il primo prodotto cinese a entrare nella classifica dei fallimenti, normalmente dominata da produzioni americane.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.