Attualità

Aspettato Romney in Florida

Fra l'uragano Isaac, i preparativi al Forum, il raduno dei Tea Party e il videogame dei Dogs against Romney

di Andrea Marinelli

Tampa. Le pesanti gocce di Isaac hanno cominciato a cadere sulla baia di Tampa in serata. La tempesta tropicale aveva annunciato la sua presenza e si è abbattuta puntuale sulla convention repubblicana che assegnerà a Mitt Romney la nomination per affrontare Barack Obama alle elezioni del 6 novembre. Già sabato sera, consapevoli del passaggio di Isaac in Florida, gli organizzatori avevano deciso di cancellare il primo giorno di convention, optando per tre giornate intense con speaker ridotti e discorsi più brevi.

Chris Christie e gli altri

Sul palco di Tampa si alterneranno pezzi da novanta del partito repubblicano e astri nascenti che davanti ai delegati dei 50 stati e dei territori americani cercheranno di ritagliarsi un ruolo di spicco nel futuro del partito conservatore. Fra questi avranno la propria chance il candidato al Senato texano Ted Cruz, il procuratore generale della Florida Pam Bondi, il senatore locale Marco Rubio, a lungo in lizza per la vicepresidenza, e Mia Love, giovane sindaco afroamericano e mormone di Saratoga Spring, nello Utah, in corsa per un seggio alla Camera. L’intensità degli speaker aumenterà gradualmente toccando il culmine fra le 10 e le 11 di ogni sera, quando la platea ascolterà i protagonisti di giornata. Oltre a Romney, il cui discorso d’accettazione è previsto in chiusura di convention, il momento più importante è ricaduto sulle larghe spalle del governatore del New Jersey Chris Christie, showman extralarge fra i volti più amati del partito repubblicano. A Christie, che negli ultimi giorni ha lanciato una pagina Tumblr per raccontare il dietro le quinte del suo discorso, è stato chiesto a lungo di scendere in campo sia durante le primarie che come vice di Romney, ma il governatore del New Jersey ha preferito attendere. Sarà però lui a pronunciare il keynote speech che delineerà il programma del partito in queste elezioni, dall’abrogazione della riforma sanitaria di Obama alla ripresa economica del paese.

Romney, riassunto di viaggio

Tampa è una tappa fondamentale del viaggio che Romney ha cominciato nel giugno dello scorso anno in una fattoria del New Hampshire, quando annunciò formalmente la sua candidatura alle primarie repubblicane. Da allora ha attraversato ogni angolo del paese, si è battuto con una sbilenca squadra di rivali ed è diventato il candidato del partito repubblicano a inizio maggio, dopo il ritiro dalla corsa di Santorum e Newt Gingrich. In tutti i mesi passati a inseguire la nomination, l’ex governatore del Massachusetts non ha però mai convinto la base del partito. La destra religiosa non ha mai tollerato la sua fede mormone mentre l’ala conservatrice lo ha bollato come un liberal del New England. Forte dell’appoggio delle industrie e del mondo della finanza, Romney ha provato a compattare il partito con la scelta del proprio vice, nominando due settimane fa il deputato del Wisconsin Paul Ryan. Molto amato dai Tea Party, Ryan ha la possibilità di consegnare a Romney il Midwest, il cuore dell’America dove si vincono le elezioni, e la destra del partito, che con il giovane e cattolico deputato del Wisconsin si sente più tranquilla e rappresentata. Ryan deve però la sua fama ai forti tagli di bilancio promessi e ha in programma una revisione del Medicare, l’assistenza sanitaria fornita dal governo agli anziani, che potrebbe allontanare i pensionati soprattutto qua in Florida, uno dei principali swing states.

Una tranquilla domenica pre-convention (con tempesta)

Nonostante la convention sia stata rimandata a domani, l’atmosfera a Tampa, dove sono attese 50.000 persone, è però già elettrica. Il Tampa Bay Times Forum, il palasport dove si svolgerà la convention, è circondato da una lunga e labirintica recinzione metallica, le strade sono pattugliate dalla polizia e dai servizi segreti. All’interno del palasport le sedie dei delegati sono già pronte, ma resteranno vuote fino a domani. Fra i corridoi si aggirano solamente giornalisti e inservienti impegnati negli ultimi preparativi. Con il primo giorno di convention se ne sono andati anche una decina di eventi collaterali, dal concerto dei Lynyrd Skynyrd al rally degli ispanici repubblicani. Non tutti però si sono lasciati sconfiggere dalla tempesta. Nel pomeriggio il gruppo “Dogs Against Romney” ha presentato un gioco per iPhone e iPad in cui bisogna aiutare Seamus, il cane che Romney legò al tetto della macchina durante un lungo viaggio da Boston fino al Canada e che sfogò paura e mal di pancia sul vetro posteriore dell’auto, a scappare dalla sua gabbia. In serata è stato il turno dei Tea Party, che hanno tenuto il proprio Unity Rally alla River Church, una chiesa battista alle porte di Tampa. Fra un finto soldato della guerra civile che brandiva il fucile, una cantante rock di Nashville e decine di bandiere americane disegnate indistintamente su foulard, camicie, tshirt e cappellini da baseball, sono saliti sul palco la deputata del Minnesota Michele Bachmann, che ha ricordato come i Tea Party siano ovunque nella piattaforma repubblicana, ed Herman Cain, ex amministratore delegato di Godfather’s Pizza candidatosi lo scorso anno alle primarie repubblicane e leader del movimento ultraconservatore. Applaudito vigorosamente e con convinzione, Cain ha conferito l’endorsement dei Tea Party a Mitt Romney. “La scelta di Ryan ha energizzato il ticket”, ha affermato mentre fuori cominciava la tempesta. “Romney non ha fatto una scelta semplice, ma una forte. Per questo deve avere il nostro sostegno”. Il ritornello alla River Church e fra il partito repubblicano riunito a Tampa è uno solo. Cacciare Obama dalla Casa Bianca.