Bullettin ↓
06:53 domenica 22 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

Il governo greco lancerà un’app per impedire ai giovani di stare troppo su internet

02 Gennaio 2025

Come quello appena passato è stato l’anno in cui si è (goffamente, malamente) provato a contenere i danni dell’overtourism, il 2025 potrebbe essere l’anno in cui i governi di tutto il mondo cercano di guarire la più grande dipendenza del secolo, quella dai social (ne avevamo parlato in questo pezzo tratto dal numero 54 di Rivista Studio). Il primo è stato quello australiano – ne abbiamo scritto qui – e adesso è la volta di quello greco: Dimitris Papastergiou, ministro delle Politiche Digitali, ha annunciato che a marzo 2025 il governo lancerà l’app Kids Wallet per «raggiungere due obbiettivi fondamentali: facilitare il parental control e avere finalmente uno strumento nazionale per verificare l’età degli utenti».

Papastergiou ha detto che al momento ci sono soltanto due modi per proteggere i giovani (in particolare i minori di 15 anni) dalla “dipendenza da internet”: i genitori devono controllare i figli e i provider devono impedire l’accesso a certi contenuti ai minori. Kids Wallet farà entrambe le cose, come detto: l’app sarà gestita da una piattaforma che fornisce ai cittadini greci la versione digitale di diversi servizi della pubblica amministrazione e sarà “complementare” a un’altra app, già disponibile per tutti i maggiorenni, simile all’italiana IT-Wallet (quindi, in sostanza, un portafoglio digitale in cui conservare tutti i documenti d’identità). Kids Wallet permetterà ai genitori di controllare quanto tempo i loro figli passano su internet e sui social e costringerà l’utente a superare stringenti procedure di autenticazione prima di poter accedere a determinati contenuti. Per esempio: un 14enne non riuscirà più ad accedere a Pornhub semplicemente cliccando sul tasto che dice “sono maggiorenne”.

Papastergiou ha anche spiegato che il governo sta lavorando affinché Kids Wallet diventi, entro la fine di quest’anno, un’app preinstallata su tutti i nuovi dispositivi venduti in Grecia. L’applicazione è uno degli strumenti che il governo greco ha deciso di impiegare per provare a curare la Generazione ansia (alla questione abbiamo anche dedicato un pezzo del nostro numero sulla “Minore età“) dalla sua dipendenza da internet. Oltre a Kids Wallet, a marzo verrà lanciato anche un sito dedicato ai genitori, sul quale questi ultimi potranno trovare anche tutti gli altri strumenti utili a garantire la sicurezza dei loro figli online e sui social.

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