Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.
Francis Ford-Coppola sta di nuovo rieditando Apocalypse Now
A quarant’anni dalla sua uscita (nel 1979) e a diciotto dal suo primo editing (Apocalypse Now Redux, del 2001), Apocalypse Now ritorna in una nuova veste, frutto dell’ennesima – che dovrebbe essere quella finale – rielaborazione di Francis Ford-Coppola. Apocalypse Now: Final Cut debutta al Tribeca Festival di New York il prossimo 28 aprile, mentre non si sa ancora nulla sull’uscita europea. La proiezione sarà un vero e proprio evento: dopo il film, che in questa versione sarà rimasterizzato in 4K Ultra HD, Francis Ford-Coppola sarà intervistato da Steven Soderbergh e racconterà cosa lo ha spinto a rimettere mano al suo capolavoro.
Come sottolinea Paste Magazine, Apocalypse Now non è mai stato un film corto, visto che alla sua uscita durava due ore e trentatré minuti, mentre «Redux ha aggiunto altri 49 minuti di materiale oltre a rifare delle scene originali, portando il tempo totale di esecuzione a 3 ore e 22 minuti. I cambiamenti sono stati accolti con reazioni contrastanti da parte di fan e critici, che hanno comunque elogiato il film nel suo insieme, ma in alcuni casi hanno messo in discussione la necessità dei materiali aggiunti, in particolare la sequenza delle “piantagioni francesi”. Altri, invece, considerano Redux la versione finale del film». Al momento è difficile prevedere in cosa Final Cut sarà differente, ma sarà interessante scoprirlo.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.