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13:17 giovedì 19 giugno 2025
La Juventus era nello Studio Ovale mentre Trump parlava dei destini del mondo La visita della squadra alla Casa Bianca probabilmente verrà ricordata come una delle scene più surreali della storia del club italiano.
Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.
Nel Regno Unito c’è la moda di andare a farsi le punturine di filler nei bagni pubblici Sempre più persone prendono appuntamento via social per un ritocchino low cost nelle toilette pubbliche, con rischi enormi per la salute.
Nanni Moretti ha raccontato i primi dettagli del suo prossimo film Si intitolerà Succederà questa notte, sarà un adattamento di una raccolta di racconti di Eshkol Nevo e i protagonisti saranno Jasmine Trinca e Louis Garrel.
A causa del caldo (e dell’overtourism), in futuro ferie e chiusure aziendali potrebbero essere spostate in primavera Sta già succedendo, in realtà: chi può parte quando le temperature sono ancora sopportabili, i luoghi meno affollati e i prezzi più accessibili.
È uscito il trailer di Portobello, la serie tv sul caso Tortora e la prima produzione italiana di Hbo Diretta da Marco Bellocchio e con protagonista Fabrizio Gifuni, è già uno dei titoli italiani più attesi del 2026.
Già nel 1986, in un’intervista della Rai, Netanyahu mostrava di essere un estremista Fa impressione vedere le risposte date dall'allora 38enne Netanyahu a Giovanni Minoli nel famoso programma Mixer.
A quanto pare Papa Leone XIV è imparentato con un sacco di celebrity Lo ha rivelato un'inchiesta del New York Times: tra i cugini alla lontana ci sono Madonna, Angelina Jolie, Justin Bieber, Justin Trudeau e pure Hillary Clinton.

Come si è trasformato l’aperitivo a Parigi

29 Maggio 2020

Sembra che la guerra alla movida da Coronavirus non abbia attecchito solo in Italia, ma che anzi imperversi anche oltre le Alpi. Come raconta il New York Times, infatti, i parigini, dopo più di 50 giorni di quarantena, hanno deciso di riappropriarsi del rito dell’aperitivo all’aperto, anche se i bar sono ancora chiusi. L’apéro, allora, è diventato “apérue”, ovvero aperitivo in strada, sui canali, sui marciapiedi, nei giardini pubblici (i parchi sono ancora chiusi), sulle panchine in riva alla Senna e fuori dai pochi posti aperti che vendono alcolici e cibo da asporto. «Siamo tutti adulti, siamo tutti responsabili, siamo tutti consapevoli di quello che sta succedendo», ha spiegato uno di loro al Nyt, descrivendo l’apérue come un atto di “disobbedienza civile” e una reazione alla gestione del governo dell’epidemia, che in molti considerano catastrofica. «Trattarci come bambini non può funzionare a lungo», ha aggiunto.

Come l’Italia, la Francia sta lentamente emergendo da uno dei lockdown più severi al mondo, due mesi in cui le persone potevano uscire di casa solo compilando dei moduli. Ora, però, mentre la maggior parte delle restrizioni rimangono in vigore, «i francesi stanno testando i limiti di ciò che il governo permetterà, in una continua lotta fra gatto e topo con il governo, che racconta di una relazione insolitamente personale ed emotiva tra l’individuo e lo stato». Come ha spiegato Michel Wieviorka, sociologo che sta scrivendo un libro proprio sul rapporto dei francesi con lo stato, «In Francia lo stato è sacro ed è rimasto monarchico, è trascendente, e quindi ci si aspetta molto da esso. Ma c’è una certa ambivalenza. [I francesi, ndr] vorrebbero che lo stato si occupasse di tutto, ma che allo stesso tempo permettesse loro di decidere ciò che vogliono». Di conseguenza, emergono sempre più zone grigie, «in cui si svolgono negoziati inespressi», ha specificato Wieviorka, «È uno stato molto potente, ma anche uno con il quale è possibile raggiungere un compromesso, quindi i francesi stanno cercando di capire fino a che punto si possono spingere». Così l’aperitivo in strada diventa un fatto politico.

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