Hype ↓
00:49 mercoledì 9 luglio 2025
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.
Una delle ragioni del disastro causato dell’alluvione in Texas potrebbero essere state le troppe allerte meteo ricevute dalla popolazione Si chiama warning fatigue, cioè la tendenza a sottovalutare o ignorare un pericolo che viene segnalato troppe volte e troppo spesso.
Netflix ha annunciato la data d’uscita della serie di Stefano Sollima sul Mostro di Firenze E ha pure pubblicato il primo teaser trailer. Si parla già di una possibile prima alla Mostra del cinema.
Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.

AP e Reuters spiegano ai loro giornalisti come twittare

16 Novembre 2011

Dopo la guerra che ha visto scontrarsi blog e giornali tradizionali, ecco quella tra Twitter e agenzie di stampa. Il successo sempre maggiore del sito di microblogging infatti sta minando il business delle news agency, alle prese con un nemico simile, che ai “lanci d’agenzia” sostituisce i tweet da 140 caratteri o meno, e che pare muoversi con maggiore velocità. In parole povere: i tweet stanno rifilando notevoli “buchi” alle agenzie.

Non stiamo parlando solo di citizen journalism: questi “buchi” non sono opera di persone comuni che grazie alle nuove tecnologie riescono ad arrivare sulle news prima dei giornalisti, pur non essendolo. No, sono gli stessi giornalistici delle agenzie a rifilarli. Un fenomeno sempre più preoccupante che ha raggiunto punte sensibili nella giornata di ieri, nelle ore in cui è avvenuto lo sgombero di Zuccotti Park e della folla di Occupy Wall Street, voluto dal sindaco di New York Bloomberg.

Il fatto: alcuni dipendenti dell’Associated Press (AP) hanno seguito il corso con duplice veste: quella di giornalista-reporter e quella di tweeter, finendo per dare molte breaking news in anteprima sul social network, snobbando il proprio datore di lavoro. Il punto è che una volta su Twitter la notizia è divenuta di dominio pubblico e ha perso il marchio “AP” che avrebbe avuto se i reporter avessero agito pensando prima all’agenzia e poi ai loro follower.

Ciò ha spinto l’Associated Press a ricordare ai suoi dipendenti il proprio dovere e la gerarchia di pubblicazione a cui si devono attenere, e lo ha fatto tramite una e-mail aziendale che ha ricordato le linee-guida dell’agenzia, tra cui: «Non anticipare una notizia che non è stata ancora pubblicata dall’agenzia, qualunque sia il suo formato». Il manuale dell’agenzia, segnala il Daily Intel, è stato anche aggiornato con una precisazione al passo con i tempi: «I retweet, come i tweet, non devono essere scritti in modo da sembrare che stiate esprimendo la vostra opinione sui fatti del giorno».

L’obiettivo di AP (ma anche di Reuters) sembrerebbe quindi di arginare l’utilizzo di Twitter concesso ai suoi giornalisti per evitare che sempre più persone seguano gli eventi della giornata gratuitamente e facilmente, cliccando follow sui giornalisti e reporter che preferiscono, bypassando così le agenzie.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.