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09:29 mercoledì 9 luglio 2025
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.
Una delle ragioni del disastro causato dell’alluvione in Texas potrebbero essere state le troppe allerte meteo ricevute dalla popolazione Si chiama warning fatigue, cioè la tendenza a sottovalutare o ignorare un pericolo che viene segnalato troppe volte e troppo spesso.
Netflix ha annunciato la data d’uscita della serie di Stefano Sollima sul Mostro di Firenze E ha pure pubblicato il primo teaser trailer. Si parla già di una possibile prima alla Mostra del cinema.
Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.

Durante l’epidemia di Spagnola nel 1918 le persone mettevano le mascherine anche ai loro gatti

21 Aprile 2020

A proposito dell’epidemia di influenza Spagnola che nel 1918 imperversò a Des Moines, capitale dello stato dell’Iowa, il Dottor Woods Hutchinson aveva una solida convinzione, «indossate le mascherine, e il germe non vi colpirà». Sono numerose infatti le fotografie d’archivio dell’epoca che mostrano gli abitanti girare per la città (e per tutta l’America) con il volto semi nascosto o a passeggio con i loro gatti, a cui per una maggior sicurezza, decisero di far indossare una piccola mascherina.

Come riporta Atlas Obscura raccontando la storia di questa particolare usanza ritenuta una forma di prevenzione, all’epoca c’era il reale timore che anche gli animali domestici potessero essere un veicolo per l’influenza Spagnola; come ad Allentown, in Pennsylvania, in cui un consigliere insistette per far attuare le misure estreme di uccidere o rasare totalmente cani e gatti, benché domestici, per prevenire ulteriori infezioni (purtroppo, in molti casi venne ascoltato). A testimonianza del fatto che alcune famiglie decisero di far indossare la mascherina anche ai propri animali, esisterebbero appunto numerose fotografie, parte della collezione personale di Dan Eskenazi, il curatore del Giant Shoe Museum di Seattle – nonostante siano in molti a pensare che si trattò di «qualcosa fatto solo per divertimento quando, durante il periodo, venivano scattate fotografie di famiglia. Un modo per alleggerire il momento», come scrive Atlas Obscura. Accadde anche per i cani, raffigurati con mascherina anti pandemia in alcuni giornali locali americani, come Yancia, un bulldog inglese di Boston di 5 anni che abbelliva le pagine del Seattle Star alla fine del 1918.

1918, dall’archivio personale di Dan Eskenazi

Una famiglia americana del 1918, dall’archivio personale di Dan Eskenazi

Attualmente, benché le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ribadiscano come la trasmissione del Coronavirus avvenga esclusivamente da uomo a uomo e che non ci siano prove che gli animali da compagnia possano trasmettere la malattia, alcuni padroni continuerebbero a essere preoccupati (tanto che su Amazon stanno comparendo alcune mini mascherine formato cane) per i loro animali. Tornando alle fotografie di Eskenazi, la storia delle famiglie immortalate con gatti e mascherine non è comunque nota. Ma si conoscono i nomi dei gatti delle donne della prima fotografia, opportunatamente segnati sul retro: Tommy e Golly.

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