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Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.
Gli elettori di Ompundja, Namibia, sono così contenti del consigliere regionale Adolf Hitler Uunona che lo rieleggeranno Si vota il 26 novembre e il politico dallo sfortunato nome è praticamente certo di essere rieletto nel consiglio regionale dell'Oshana.
Edoardo e Angelo Zegna: la quarta generazione della famiglia Zegna diventa Co-Ceo del brand Ermenegildo Zegna, nipote del fondatore del marchio, si sofferma sull'importanza come leader del guardare avanti impegnandosi a formare la prossima generazione di leadership
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento  Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vince il premio.

Durante l’epidemia di Spagnola nel 1918 le persone mettevano le mascherine anche ai loro gatti

21 Aprile 2020

A proposito dell’epidemia di influenza Spagnola che nel 1918 imperversò a Des Moines, capitale dello stato dell’Iowa, il Dottor Woods Hutchinson aveva una solida convinzione, «indossate le mascherine, e il germe non vi colpirà». Sono numerose infatti le fotografie d’archivio dell’epoca che mostrano gli abitanti girare per la città (e per tutta l’America) con il volto semi nascosto o a passeggio con i loro gatti, a cui per una maggior sicurezza, decisero di far indossare una piccola mascherina.

Come riporta Atlas Obscura raccontando la storia di questa particolare usanza ritenuta una forma di prevenzione, all’epoca c’era il reale timore che anche gli animali domestici potessero essere un veicolo per l’influenza Spagnola; come ad Allentown, in Pennsylvania, in cui un consigliere insistette per far attuare le misure estreme di uccidere o rasare totalmente cani e gatti, benché domestici, per prevenire ulteriori infezioni (purtroppo, in molti casi venne ascoltato). A testimonianza del fatto che alcune famiglie decisero di far indossare la mascherina anche ai propri animali, esisterebbero appunto numerose fotografie, parte della collezione personale di Dan Eskenazi, il curatore del Giant Shoe Museum di Seattle – nonostante siano in molti a pensare che si trattò di «qualcosa fatto solo per divertimento quando, durante il periodo, venivano scattate fotografie di famiglia. Un modo per alleggerire il momento», come scrive Atlas Obscura. Accadde anche per i cani, raffigurati con mascherina anti pandemia in alcuni giornali locali americani, come Yancia, un bulldog inglese di Boston di 5 anni che abbelliva le pagine del Seattle Star alla fine del 1918.

1918, dall’archivio personale di Dan Eskenazi

Una famiglia americana del 1918, dall’archivio personale di Dan Eskenazi

Attualmente, benché le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ribadiscano come la trasmissione del Coronavirus avvenga esclusivamente da uomo a uomo e che non ci siano prove che gli animali da compagnia possano trasmettere la malattia, alcuni padroni continuerebbero a essere preoccupati (tanto che su Amazon stanno comparendo alcune mini mascherine formato cane) per i loro animali. Tornando alle fotografie di Eskenazi, la storia delle famiglie immortalate con gatti e mascherine non è comunque nota. Ma si conoscono i nomi dei gatti delle donne della prima fotografia, opportunatamente segnati sul retro: Tommy e Golly.

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