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Amazon sta testando un sistema per pagare con la scansione della mano

Si chiama Orville ed è in grado di identificare ogni cliente attraverso l’impronta della sua mano. È il nuovo sistema biometrico di pagamento ideato da Amazon che usa tecnologie di computer vision e sensori high tech di ultima generazione, rivela il New York Post. Rispetto agli scanner per le impronte digitali degli iPhone, questi sensori non richiedono l’utilizzo del tocco fisico. Un processo dall’inedita velocità: mentre una transazione con la carta di credito richiede qualche secondo, con Orville il pagamento avviene in 300 millesimi di secondo.

Ma la vera rivoluzione non è nella componente tecnologica, spiega il Mit Technology Review. La cosiddetta “geometria della mano”, infatti, è più vecchia del riconoscimento facciale. La sfida di Amazon è riuscire ad applicarla al mondo dei pagamenti digitali. Gli utenti di Prime dovranno recarsi in negozio per registrare le proprie impronte in un database. Ma ci sono due ostacoli, spiega la rivista: il primo è la reticenza dei clienti a utilizzare dati biometrici. Il secondo riguarda il tema della cybersecurity: «Se qualcuno hackera il database e ruba la tua impronta, buona fortuna a cambiarla», commenta la rivista.

Per il momento il sistema di pagamento funziona solo con alcuni distributori degli uffici di Amazon di New York, ma potrebbe essere presto inserito nei supermarket Whole Foods. I dipendenti del colosso di Jeff Bezos stanno fungendo da cavie, commenta il New York Post.