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15:08 sabato 22 novembre 2025
Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.

A Parigi non è mai estate

29 Giugno 2011

Nessuna sorpresa a Parigi e tanta bellezza. Appurato che la fashion week maschile a confronto con quella femminile è una passeggiata di salute (che bello vedere ogni tanto il tailored come massimo confine di ricerca) gli ultimi show di Parigi chiudono una futura stagione Primavera/Estate 2012 di massima tranquillità. E tiriamo un bel sospiro di sollievo. Tanto per le prossime ore di agitazione ci sarà il perenne tormentone circa l’Haute Couture di Dior (plus della maison che a oggi a poche settimane dall’avvio delle sfilate rimane ancora sprovvista di couturier) mentre a disegnare la linea di Galliano andata in passerella gli scorsi giorni ci ha pensato Bill Gaytten. Pulizia, ordine, metodo: poche follie in passerella, tanti uomini del passato che ritornano (passaporti che dichiarano over 35), e un’estate che verrà che desidereremmo già da ora.

Togli la felpa metti il blazer. Nello stesso show evoluzione da teddy boy a gentleman di Fitzgerald: da Viktor&Rolf la felpa con stampa delfino porta in scena un ragazzino con bermuda mare, che matura indossando il primo smoking spezzato (con  papillon di spugna) per il ballo di fine anno,  e conclude la propria educazione di costume con seducenti blazer doppio petto presi dalle tempere ocra spaccate dal sole. Il parka da mod diventa essenziale da Paul Smith. Ma non basta, sembra ancora di troppo per l’estate 2012 e allora le linee vanno alleggerite, e per farlo si riesumano anche i giubbini-cubotto da operaio, fino a tornare indietro di parecchi anni rispetto all’era mod. Quelli che prevedono strizzatissimi blazer allacciati fino al collo.

La guerra fredda. Non detta, siglata come scelta di stile: quella di Dries Van Noten è una guerra allo scoperto estivo. Per la P/E 2012 il Maestro belga ha scelto di coprire per bene i suoi ragazzi, maxi pullover di maglia dagli intrecci generosi, trench come  corazze blu  e camicie effetto bluse notturne che si trascinano (largamente) oltre la vita. Variazione a piede libero (letteralmente) come unica concessione all’estate. Braccia nude, ma poco importa, Raf Simons sceglie texture dalle direttive chiarissime: inverno, autunno e tutto quello che viene in mente se si pensa al check che viene riproposto nelle  palette dell’arancio, ghiaccio, blu china. E poi pantaloni neri che annullano dalla vita in giù e se dovesse esserci il rischio di infiltrazioni solari, spolverini ben strutturati a salvaguardare il tutto.

Indiani vs Cowboy.  Suona un azzardo inserire la collezione Primavera/Estate 2012 di Lanvin nella categoria degli indiani, ma ce lo concediamo perché i colori (zafferano-indaco-ciliegia) visti nello show spaccano l’orizzonte noir tout court delle passerelle precedenti. E soprattutto perché detiene tutte le delicatezze del caso (ricordiamolo, la tranquillità-estetica di Parigi è zen, salvo pantagonne di Givenchy). E ancora Lanvin sta agli indiani perché è con la stessa anarchia del primo Far West che i modelli indossano pantaloni skinny spraiati di rosso con giacche rubate ai Sudisti.  Il cappello non basta, ci sono anche completi di totalmente bianchi con gilet e cinque tasche, poi spolverini che invece della renna sono azzurro cielo, ma l’atteggiamento è lo stesso: come i peggiori sicari da spaghetti western gli uomini di Dior macinano chilometri nel nero o nel bianco assoluto convinti di dover prevaricare. Su colori saturi (vedi sopra), su supplementi oltre al classico doppio pezzo, e sulla leggerezza -quella gran banalità- dell’estate.

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