Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La fine delle email? Non proprio, stando ai numeri
In principio era la posta elettronica il modo più semplice e immediato per comunicare nel web. Poi venne la chat, che faceva dell’istantaneità il suo punto di forza. Oggi viviamo nel mondo dei social network in cui i due strumenti sono stati “incorporati” in sistemi più complessi. E che ne è stato della e-mail? È destinata a soccombere o continuerà a esistere anche nel futuro?
La risposta è in questa infografica che presenta molti dati interessanti sulla sfida tra posta elettronica, Facebook e Twitter. Il numero di mail continua ad aumentare e fa ancora ombra a colossi come quello di Mark Zuckerberg, ma la crescita del settore comporta anche la crescita di alcuni fenomeni “parassitari”, come quello della spam, che rappresenta il 18% delle mail ricevute in tutto il mondo e costa in media 3 milioni di dollari all’anno a un’azienda dai 1000 dipendenti in sù. Da notare anche come gran parte delle mail (quasi la metà) provenga dall’Asia.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.