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Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.
Un ragazzo ha chiesto al Papa di autografargli una carta dei Pokémon e il Papa gliel’ha autografata Il ragazzo ha ovviamente scelto quella raffigurante Popplio, il cui nome inglese ricorda proprio la parola Pope.
C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.

Perché le donne portano i tacchi nei film d’azione

31 Ottobre 2016

Perché le donne nei film indossano sempre i tacchi, anche nelle situazioni che sarebbero meno adatte per farlo? È una domanda che si è posta Megan Garner, giornalista di The Atlantic, dopo aver visto Inferno di Ron Howard, in cui Felicity Jones interpreta Sienna Brooks, una ex bambina prodigio che aiuta Tom Hanks/Robert Langdon a risolvere gli ultimi misteri della saga di Dan Brown.

Il film inizia in un ospedale, dove Langdon si sta riprendendo dopo essere stato colpito da un proiettile: lei lo assiste vestita da infermiera e con indosso un paio di scarpe col tacco. Poi, quando torna nel suo appartamento, decide di cambiarsi e fa una scelta discutibile: una camicia di seta bianca e un paio di Ferragamo. Come nota Garner, questa è una tendenza presente in moltissimi film: cita, ad esempio, Claire Dearing di Jurassic World e Annie Walker di Covert Affairs. Ma ce ne sono molte altre: basta pensare a Carrie Bradshaw che cammina per Manhattan o Eva Longoria che in Desperate Housewives taglia l’erba del prato con un vestito da sera e tacchi altissimi.

«Inferno è certamente assurdo, ma la cosa più ridicola rimangono sempre le scarpe», ha scritto Garner, che ricorda poi come più avanti nel film compaia anche un’altra figura femminile, Elizabeth Sinskey, che insieme a Sienna si mette a correre per Venezia e Istanbul con scarpe, ovviamente, assolutamente poco indicate per l’occasione.

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Secondo Garner questo potrebbe essere dipeso dal fatto che il costumista del film è un uomo, così come lo sono il regista e sette produttori, ma c’è sicuramente dell’altro. In primis il cliché del tacco utilizzato come arma (basta pensare alla morte di Suzuki in True Blood) e poi al valore simbolico che gli viene attribuito, come un punto di congiunzione tra femminilità e femminismo. Proprio per questo, ad esempio, Bryce Dallas Howard (figlia di Ron, tra l’altro), che ha interpretato Claire in Jurassic World, ha detto di aver chiesto lei di portare sempre i tacchi come accessorio di matrice femminista: «Sembravano essere un grosso handicap, e invece si sono dimostrati la forza del personaggio», ha detto. In realtà, come scrive Garner, nonostante il suo intento fosse nobile, nella realtà è passato un messaggio completamente opposto, che ha portato a uno stupore generale e a una sorta di passo indietro da parte del regista Colin Trevorrow, che non credeva di poter suscitare tante polemiche.

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