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È stata appena lanciata Watermelon+, una piattaforma streaming dedicata al cinema palestinese Tanti dei migliori film palestinesi prodotti negli ultimi anni, quasi mai arrivati nelle sale italiane, adesso disponibili in streaming.
Pope Crave ha dato la notizia della fumata bianca prima di Vatican News L'account di meme ha dato l'Habemus Papam con ben quattro minuti di anticipo rispetto al profilo ufficiale del Vaticano.
È Papa da neanche 24 ore ma Leone XIV è già riuscito a far arrabbiare i trumpiani Perché in passato ha espresso delle cattolicissime opinioni sull'immigrazione, ma soprattutto perché ha osato criticare JD Vance.
Tommy Cash ha fatto un remix di “Espresso Macchiato” assieme a Tony Effe Esce il 9 maggio a mezzanotte e sarà l'ultimo atto della vacanza italiana di Cash prima di partire per l'Eurovision.
Blossoms Shanghai, la prima e unica serie tv diretta da Wong Kar-wai, arriverà in streaming su Mubi Dopo due anni dall'uscita in Cina, finalmente potremo vederla anche noi.
Anche Netflix vuole essere TikTok e lancia il feed per vedere film e serie in formato verticale Permetterà di scrollare tra clip e trailer dall’app su smartphone, alla ricerca di qualcosa da guardare. 
Quella di Timothée Chalamet ai David è stata davvero una pessima serata E dire che l'attore ha pure saltato il Met Gala per partecipare alla premiazione, assieme alla fidanzata Kylie Jenner.
Con Vermiglio, Maura Delpero è diventata la prima donna a vincere il David di Donatello per la Miglior regia E il suo si è confermato il film italiano dell'anno, portandosi a casa ben sette statuette.

I “porno raccontati” dopo il blocco di PornHub e YouPorn in Russia

26 Settembre 2016

La scorsa settimana la Roskomnadzor, l’agenzia russa che supervisiona le comunicazioni e monitora i comportamenti degli utenti sul web, ha deciso di bloccare i due siti pornografici più importanti al mondo: PornHub e YouPorn. Il motivo è che violavano le leggi sulla pornografia anche se, da un tweet dell’autorità russa, sembra emergere anche un’altra causa, cioè il calo delle nascite.

Non è la prima volta che succede: già lo scorso anno erano stati bloccati undici portali che, secondo l’agenzia, non tutelavano i bambini, che sarebbero potuti venire in contatto con «informazioni dannose per la loro salute». 

Stavolta, però, gli utenti hanno deciso di ribellarsi in un modo originale: pubblicando video di loro stessi mentre guardano i porno, e raccontando nei dettagli che cosa sta succedendo. Per trovarli, basta usare l’hashtag #rospornobzor, promosso anche dal giornalista di Esquire Russia Daniel Trabun che ha pubblicato un video in cui racconta una scena di sesso tra una sorella e il fratellastro.

Dazed ha riportato le storie di alcuni utenti, come Vasily Sonkin che, prima di pubblicare il suo video, ha scritto su Facebook: «Non è ovviamente un problema, perché chi cerca questi video li trova. Ma è comunque stupido, la Russia ama il porno, tutti lo guardano: è normale e salutare. Nonna forse questo non c’è bisogno che tu lo veda». Secondo un’analisi di PornHub, la Russia nel 2015 è stato l’undicesimo paese al mondo per traffico, guadagnando una posizione rispetto all’anno precedente, e con una media di visita di 8 minuti e 22 secondi.

Per i russi, però, il problema non riguarda soltanto questi siti, ma il concetto di censura in sé: «Sono completamente indifferente al porno, ma censurarla è terribile. Nella nostra lingua non abbiamo parole per parlare sesso, è veramente difficile descriverlo nei dettagli. Magari delle ragazze vengono stuprate dai loro mariti ma non lo sanno perché non hanno mai parlato di come avvengono i rapporti» ha scritto Pania Kirillina prima di pubblicare il suo video.

Dopo quasi una settimana dal ban, PornHub ha aperto un altro dominio, che per il momento le autorità russe non hanno ancora bloccato.

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