Hype ↓
10:29 mercoledì 30 aprile 2025
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

L’algoritmo di Amazon ci fa spendere di più, dice Pro Publica

21 Settembre 2016

Se vi è capitato di riempire il carrello di Amazon e di ritrovarvi a spendere più di quanto avreste immaginato, potrebbe non essere esclusivamente colpa della vostra scarsa parsimonia. Secondo i dati di Pro Publica, piattaforma no profit di giornalismo investigativo, non è molto chiaro come i prodotti finiscano nella buy box, la parte della pagina di un prodotto che consiglia elementi selezionati direttamente dal sito di e-commerce.

Per calcolare il miglior prodotto e proporlo di default al consumatore, Amazon utilizza un algoritmo che screma fra molti rivenditori e seleziona quelli che appariranno in buy box, che è perciò una posizione molto ambita: per accedervi bisogna rispettare alcuni criteri imposti dal sito. Per far luce su come funziona il famigerato algoritmo, Pro Publica ha creato un programma che simula di essere un cliente (non membro di Amazon Prime, il servizio che permette di pagare meno, o non pagare, le spese di spedizione), che risiede a Brooklyn. Durante la scorsa estate, il programma ha passato in rassegna oltre duecentocinquanta prodotti, da quelli elettronici agli articoli per la casa, e ha trovato che se l’utente avesse aggiunto al carrello tutti i consigli di Amazon, avrebbe speso in media il 20% in più di quanto avrebbe fatto acquistando gli stessi prodotti al loro prezzo più basso presente sulla piattaforma. La differenza tra il prodotto raccomandato e il suo prezzo più competitivo, in media, è risultata essere di circa 8 dollari.

Warehouse Distribution Centre For Amazon Online Retailers

Come riporta Quartz, da Amazon hanno fatto sapere che il prezzo non è l’unico criterio che permette di accedere all’agognatissima buy box: vengono presi in considerazione anche la percentuale di ordini accettati, processati e consegnati senza problemi, la percentuale di ordini che hanno prodotto feedback negativi, il numero di ordini confermati e quelli rimborsati al consumatore. Per poter conquistare un posto in buy box, molti rivenditori accettano di essere «fulfilled by Amazon», ovvero che il sito si occupi ad esempio della spedizione e della consegna, cedendo così ad Amazon una percentuale che varia fra il 10 e il 20% dei soldi delle vendite. Come specificano da Pro Publica, Amazon non è certo l’unica compagnia in cui il funzionamento di meccanismi non è chiaro: la Commissione europea, ad esempio, sta investigando il servizio di comparazione fra retailer di Google, che sembra favorire Google Shopping a scapito degli altri rivenditori. L’indagine è ancora in corso.

In testata: foto di Rachel Murray/Getty Images per Amazon
Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.