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Il governo spagnolo ha approvato la settimana lavorativa corta Se la legge dovesse essere approvata anche dal Parlamento, 12 milioni di persone lavoreranno due ore e mezzo in meno alla settimana.
Plestia Alaqad, una delle più famose giornaliste palestinesi, ha pubblicato il suo diario di guerra Lo ha intitolato The Eyes of Gaza, un libro per raccontare alle future generazioni che cos'era la vita a Gaza prima della guerra e cosa ne è rimasto dopo.
Grazie a una collaborazione tra Cinecittà e New York è stata realizzata la più grande retrospettiva su Monica Vitti E anche la prima mai fatta negli Usa: si intitola "Monica Vitti: La Modernista" e raccoglie 14 tra i più bei film dell'attrice.
Per la prima volta nella storia, un fumetto ha vinto il Premio Pulitzer  L'unico precedente è stato Maus nel '92, che però vinse nella categoria Special Awards and Citations.
Anche i cardinali stanno guardando Conclave per prepararsi al Conclave Stando a fonti vicinissime al Vaticano, tutti i cardinali che lo hanno visto hanno trovato il film molto realistico.
È morto Enrico Baleri, il designer che ha inventato la sedia Spaghetti Aveva 83 anni e nel 1979 disegnò, assieme a Giandomenico Belotti, un oggetto che è diventato un'icona del design italiano.
Il Ceo di Pop Mart ha guadagnato un miliardo e mezzo di dollari in una settimana grazie ai Labubu Ora il 38enne Wang Ning ha un patrimonio personale di 16,1 miliardi di dollari.
La Città del Vaticano “spegnerà” la sua rete telefonica per tutta la durata del Conclave Una misura drastica ma, a quanto pare, necessaria per garantire la segretezza dell'elezione del Papa.

Vivere su Marte è come partecipare a un reality show

05 Settembre 2016

L’esperimento della Nasa di simulazione della vita su Marte si è concluso a fine agosto. Una delle cose che l’agenzia spaziale ha imparato è che la colonizzazione del pianeta rosso darebbe luogo a dinamiche psicologiche che ricordano quelle dei reality show come Survivor o Il Grande Fratello. Il progetto, il cui nome ufficiale è HI-SEAS (acronimo di “Hawaii Space Exploration Analog and Simulation”) ma che talvolta è stato ribattezzato dai media “Life on Mars”, consisteva nel fare convivere per dodici mesi una squadra di sei scienziati in una piccola struttura a forma di cupola in una zona della Hawaii, in condizioni simili a quelle di una ipotetica prima fase di colonizzazione umana su Marte.

I sei membri dell’equipaggio hanno trascorso la stragrande maggioranza del loro tempo al chiuso, nella piccola struttura, e potevano uscire all’aperto solo indossando una tuta spaziale. Si è trattato prima di tutto di un esperimento sociale, come notava il National Geographic. E, in quanto tale, ha sollevato una serie di ostacoli di natura squisitamente psicologica: trascorrere un anno intero in uno spazio piccolo, senza contatto con il mondo esterno e sempre con le stesse persone, può mettere a dura prova i nervi degli astronauti più motivati. Infatti il punto della missione era anche osservare la convivenza tra i partecipanti.

A pochi giorni dalla sua conclusione, il New York Times ha raccolto alcune testimonianze che fanno luce sulle dinamiche che si sono create sulla “finta Marte”. I membri della squadra hanno raccontato di avere fatto ricorso a votazioni segrete per eleggere un loro leader, in modo da creare una struttura funzionale con un capo, senza però creare tensioni su chi-ha-votato-chi. «La monotonia è il nemico principale» ha raccontato al quotidiano lo scienziato francese Cyprien Verseux. «C’è chi se la cava bene e contagia gli altri con idee e progetti, mentre gli altri scivolano lentamente in un umore che peggiora ogni giorno», ha aggiunto la sua collega tedesca Christiane Heinicke. In caso di una futura missione su Marte, il pianeta vero, la scienziata consiglia alla Nasa di «sincerarsi che i partecipanti appartengano alla prima categoria».

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