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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Cronaca nera in miniatura

Nell'epoca della fascinazione per il delitto, una ex reporter ha conquistato le gallerie d'arte ricostruendo in piccolo ipotetiche scene del crimine.

02 Settembre 2016

La scena di un delitto è un luogo che può avere molte tinte, ma dove spesso prevale il rosso del sangue. Per quello è sufficiente un po’ di tempera acrilica. Dieorama è un progetto di Abigail Goldman, trentaquattrenne californiana che ha dedicato buona parte della sua vita all’estetica violenta dei teatri di omicidio: teche di plexiglass in cui la Goldman, con l’ausilio di un paio di pinzette e molto talento, ricostruisce carneficine in luoghi isolati, frettolosi occultamenti di cadaveri e corpi morti che si stagliano sull’orlo di scogliere e precipizi.

La Goldman non crea il suo materiale a partire da crimini realmente commessi: definisce i suoi diorama «fantastici» e «ipotetici», dato che si servono di immagini quasi idealizzate, che sembrano pescare da un archivio di certi film splatter. «I miei modelli hanno molti clown che saccheggiano la scena imbracciando ak-47, o corpi nei bagagliai di un’auto accanto a persone che si baciano», ha detto l’autrice dei diorama ad Atlas Obscura. I modellini, realizzati a partire da set di treni in miniatura, sono iniziati come passatempo e regali per gli amici, ma presto sono finiti in una galleria d’arte di Las Vegas.

Il successo dei Dieoramas di Abigail Goldman rimane più che tangenzialmente legato a un trend molto discusso di questi ultimi anni, il true crime. Da Making a Murderer fino a The Jinx, passando per O.J.: Made in America, anche la produzione televisiva di questi anni è segnata dalla fascinazione per il delitto e ciò che vi gravita attorno. Eppure, nonostante questa rinnovata sensibilità, e nonostante capolavori della produzione artistica di ogni tempo (citare A sangue freddo di Capote è sempre obbligatorio) siano ascrivibili a questo genere, il true crime è stato per lungo tempo considerato culturalmente irrilevante ed eticamente controverso: è giusto che qualcuno ottenga benefici personali o economici (o di entrambi i tipi) mettendo in scena morti, stupri e violenze domestiche?

A questa domanda hanno risposto diversi titoli più che meritevoli, facendo del true crime – un genere antico, dato che le sue origini risalgono al XVI secolo – l’etichetta con cui si contrassegnano prodotti anche molto diversi fra loro. Che il crimine sia “vero” o “idealizzato”, dunque, questa è l’epoca migliore per metterlo in mostra. Abigail Goldman e le sue miniature sono appena state esposte alla galleria Hashimoto Contemporary di San Francisco.

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