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17:17 giovedì 26 giugno 2025
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 
Aaron Sorkin scriverà e (forse) dirigerà il sequel di The Social Network Sarebbe già al lavoro sulla sceneggiatura ma stavolta punta anche a dirigere, subentrando a David Fincher.
Denis Villeneuve è stato appena annunciato come regista del prossimo 007 ma c’è già una grandissima attesa Sarà lui a dirigere il primo Bond della gestione Amazon. Adesso resta solo da scoprire l'attore che interpreterà 007 in questa nuova epoca.
C’è un sito che usa il riconoscimento facciale per trovare e denunciare i poliziotti violenti Si chiama fuckLAPD.com, l'ha creato un artista americano per trovare gli agenti che coprono i loro numeri identificativi. 
In un nuovo biopic su James Dean si racconta la relazione segreta che l’attore ebbe con un uomo Il film è tratto dal memoir di William Bast, che conobbe l'attore da giovanissimo ed ebbe con lui una relazione durata fino alla morte di Dean.
A New York le primarie democratiche le ha vinte a sorpresa un candidato sindaco molto di sinistra  Zohran Mamdani ha battuto Andrew Cuomo, grazie a una campagna elettorale molto radicale e al sostegno degli elettori più giovani.
È morto Alvaro Vitali, l’attore con una filmografia tra le più strane nella storia del cinema italiano Aveva 75 anni, al cinema aveva esordito con Fellini, poi le commedie sexy, Gian Burrasca, Paulo Roberto Cotechiño, anche una comparsata in un film di Polanski.

Adesso Gmail capisce i nostri sentimenti

01 Luglio 2016

Lo scorso novembre Google ha annunciato un importante aggiornamento della sua app Inbox, uno dei canali attraverso cui la società cerca di rendere ancora più capillare l’uso del sistema di posta elettronica Gmail: la funzione Smart Reply si sarebbe servita degli algoritmi sviluppati a Cupertino per “leggere” le email ricevute dagli utenti e offrire fino a tre alternative di risposta breve fra cui scegliere, senza dover scrivere nulla di proprio pugno.

giff

Da allora, Smart Reply è stato portato anche su desktop, all’indirizzo inbox.google.com, e l’intelligenza artificiale della feature sembra aver fatto passi da gigante. Sul sito del New York Ben Craig parla di come la funzione l’abbia addirittura aiutato a capire ciò che stava provando durante la tormentata fine del rapporto con la sua ragazza:

Ero ancora convinto di potermi servire dell’eloquenza e della maturità per metterci una pezza. Avrei approfondito i miei sentimenti, la forza dei quali avrebbe persuaso la mia ex ragazza, e la mia sicurezza cresceva a ogni parola che battevo sulla tastiera. Quando sono passato alla parte inferiore della missiva, però, Gmail mi ha suggerito un responso computer-generated che era più breve e più asciutto, nonché, ho realizzato, tutto ciò che volevo davvero dirle: «Mi manchi tanto».

Il suggerimento ricevuto dall’autore del pezzo è il risultato di ciò che a Google viene definita «una rete neurale di forza industriale». Questo network, spiega Craig, aveva “processato” le parole dell’email della fidanzata appena lasciata, producendo un «vettore» e «sintetizzando una risposta grammaticalmente corretta una parola per volta». Ma la sorpresa provata da Craig non aveva certo a che fare tanto con l’aspetto “grammaticale” delle proposte di Gmail, quanto su come fossero inaspettatamente adeguate alla situazione, agli intenti e ai toni che lui stesso avrebbe voluto utilizzare.

Face Value

In un’altra occasione, l’autore aveva notato che Smart Reply aveva rilevato «della saggezza paterna» in una mail che gli aveva inviato il padre, e proposto uno stringato «Grazie per il consiglio» come risposta. Si trattava, per motivi non menzionati, di «una replica abbastanza appropriata da tentarmi di farla passare per mia». Particolare interessante notato da Craig è che la funzione “si nutre” dei casi precedenti che assorbe per migliorare la precisione delle sue indicazioni: la fine dell’amore del giornalista del New York era solo l’ennesimo scambio di email di due persone che non vogliono più stare insieme, un puntino insignificante nella galassia dei dati registrati da Google. «È proprio perché non è la prima rottura che avviene via email che Smart Reply sa cosa sta succendendo», ha commentato Greg Corrado, ricercatore anziano del Google Brain Team.

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