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16:20 mercoledì 14 maggio 2025
Il tributo a David Lynch è stato il momento più toccante della cerimonia d’apertura di Cannes Soprattutto grazie a "Confession", bellissima canzone a lui dedicata dall'amica Mylène Farmer.
La cerimonia d’apertura di Cannes si è conclusa con Quentin Tarantino che è impazzito Prima si è messo a urlare, poi si è esibito in un plateale mic drop.
Per la prima volta nella storia dell’Eurovision, in finale ci saranno tre canzoni in italiano A Lucio Corsi e la sua "Volevo essere un duro" si sono uniti Gabry Ponte con "Tutta l'Italia" e Tommy Cash con "Espresso macchiato".
Milano ha respinto il convegno sulla remigrazione organizzato dall’estrema destra Era in programma il 17 maggio ma a causa delle proteste gli organizzatori sono stati costretti ad annullare e remigrare altrove.
Anche quest’anno all’Eurovision sta succedendo un casino attorno alla cantante israeliana Proteste, denunce, tentativi di boicottaggio, minacce, fischi veri e registrati: per Yuval Raphael l'Eurovision è iniziato così.
Cosa ha detto il primo testimone sentito nel processo contro Diddy Il rapper è accusato, tra le altre cose, di sfruttamento della prostituzione in un processo appena iniziato a New York.
Gérard Depardieu è stato condannato per violenza sessuale Diciotto mesi, con pensa sospesa, per violenze ai danni di due donne durante le riprese del film Les Volets Verts, nel 2021.
Il Festival di Cannes ha vietato il naked dress «per motivi di decoro» E pure le tote bag, gli zaini e i borsoni grossi, sul red carpet e in tutti gli spazi dell'evento.

Non leggiamo più di metà degli articoli che condividiamo online

20 Giugno 2016

Lo scorso 4 giugno, il sito di informazione satirica The Science Post ha pubblicato un articolo in cui tre paragrafi non erano altro che il “lorem ipsum”, il tipico testo riempitivo utilizzato da grafici, designer, programmatori o tipografi per le bozze. Nell’introduzione al pezzo, invece, c’era un dato significativo: in genere solo il 70 per cento delle persone legge l’articolo scientifico in cui è entrato col proprio browser, i restanti si limitano a condividerlo o a commentarlo.

Ancora più recentemente, uno studio condotto da alcuni ricercatori della Columbia University e dell’Istituto nazionale francese ha rivelato che il 59 per cento del link totali condivisi sui social media non viene letto. Il trend inoltre non esclude neppure quei contenuti già condivisi migliaia di volte.

Secondo gli autori della ricerca questa attitudine contribuisce anche a spiegare certi usi di Internet, come ad esempio il cosiddetto fenomeno del clickbaiting, che fa suo l’utilizzo di titoli accattivanti, urlati e di falsi allarmi. Per giungere a questa conclusione i ricercatori hanno monitorato i collegamenti dalle piattaforme di Cnn, New York Times, Huffington Post, Bbc e Fox News, per un intero mese durante l’estate 2015.

«Le persone sono più disposte a condividere un articolo piuttosto che a leggerlo», ha dichiarato Arnaud Legout, tra i ricercatori coinvolti nel rapporto, che aggiunge: «Tale approccio è tipico del moderno consumo di informazioni. Le persone si formano un parere sulla base di una sintesi, o di una “sintesi sintetizzata”, senza fare lo sforzo di scendere più in profondità».

Nell’immagine: I loghi di Snapchat, Facebook e Twitter sotto le montagne russe del parco giochi Dreamland di Margate, in Inghilterra (Chris Ratcliffe/Getty Images)
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