Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Una recensione a fumetti della fashion week di NY


Chi legge le recensioni delle sfilate? In genere, non troppe persone. Le critiche degli show, oltre ad essere molto rare, sono perlopiù fruite dai diretti interessati (i designer e i loro uffici stampa), dagli addetti al settore o da chi ha una grande passione per la moda. La maggior parte delle persone preferisce scorrere le gallery delle passerelle, inorridire di fronte a quanto vede e chiudere subito la pagina. Questo non succede, però, se capita di imbattersi in una recensione scritta da Cathy Horyn, già firma di New York Times, Washington Post e Vanity Fair, e voce immediatamente riconoscibile nella moltitudine di tecnicismi e finti entusiasmi che caratterizzano il giornalismo di moda.
Molti designer la odiano, da Hedi Slimane a Oscar de la Renta, altrettante celebrity la temono. Nel 2014, dopo 14 anni, ha lasciato il Times per prendersi un po’ di tempo per sé e assistere il compagno malato, ma oggi -per fortuna- è tornata a scrivere su The Cut, il blog di moda del New York Magazine, diretto da Stella Bugbee. E proprio per la New York Fashion Week appena trascorsa, al suo giornale hanno avuto un’idea splendida: rendere le sue recensioni caustiche un fumetto. Uscito sul numero del 22 febbraio, è oggi disponibile online: se finora le recensioni di moda non vi hanno mai interessato, le belle illustrazioni di Annie Goetzinger e le sue frecciatine –“Oh my God, not another celebrity line?”– vi faranno cambiare idea.




Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.