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Father Mother Sister Brother di Jim Jarmush ha vinto il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia A The Voice of Hind Rajab di Kawthar ibn Haniyya il Gran premio della giuria, Toni Servillo vince la Coppa Volpi per la sua interpretazione in La grazia, di Benny Safdie la Miglior regia con The Smashing Machine.
Marco Bellocchio girerà un film su Sergio Marchionne Le riprese inizieranno nel 2026 e si svolgeranno in Italia, Stati Uniti e Canada, i tre Paesi della vita di Marchionne.
Il responsabile per la Salute della Florida ha detto che eliminerà tutte le vaccinazioni obbligatorie Non solo quelle legate al Covid ma anche quelle che riguardano le fasce più giovani, dal morbillo all’epatite B.
Lena Dunham ha annunciato la data di uscita del suo nuovo libro, Famesick Un memoir scritto nell'arco di sette anni che parla di «malattia, dipendenza e sofferenza amorosa».
A Broadway è arrivato il musical dell’Italian Brainrot e durante la prima ovviamente è successo di tutto Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Sahur è stato arrestato, il pubblico l'ha presa male, la protesta è arrivata fino a Times Square.
Drake ha girato un lungometraggio in cui se ne va in giro per i luoghi di culto di Milano C'è anche la Bocciofila Caccialanza di via Padova, dove incontra Sfera Ebbasta.
Trump vuole cambiare il nome del ministero della Difesa americano in ministero della Guerra Non il più rasserenante dei messaggi per il mondo, il fatto che il segretario alla Difesa Pete Hegseth diventi segretario alla Guerra. 
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato in Argentina grazie a un annuncio immobiliare È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.

La fine del tasto “mi piace” di Facebook

28 Gennaio 2016

Il tasto “mi piace” di Facebook, sviluppato tra il 2007 e il 2009 da un team di Menlo Park, è probabilmente la più fortunata (in senso redditizio) miglioria apportata dal social di Mark Zuckerberg nella sua storia. I like sono il vero motore del sistema Facebook: premiano i contenuti, modellano l’offerta del News Feed in base agli apprezzamenti del singolo utente e col tempo sono diventati un modo di esprimersi senza ricorrere ai commenti ai post.

La notizia, tuttavia, è che Menlo Park vuole rivoluzionare l’iconico tasto col simbolo del pollice alto. O meglio, aggiornarlo. L’iter del cambiamento epocale, raccontato in un bel pezzo di Bloomberg, inizia un anno fa in una riunione aziendale in un hotel Four Seasons della Silicon Valley per volere di Chris Cox, direttore della produzione della società. Chiamato a proporre un progetto a cui dedicarsi nel 2015, Cox risponde con l’idea di modificare il celebre mi piace. Come riporta l’articolo, «per Facebook cambiare il bottone è come per Coca Cola mettersi a modificare la sua ricetta segreta». Non è nemmeno la prima volta che ci prova, ma negli altri casi non è riuscito a convincere i suoi colleghi.

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Stavolta è diverso: alla base del progetto c’è l’idea di diversificare le possibili reazioni a un post. Non con il famigerato tasto “non mi piace” di cui si parlava tempo fa, troppo negativo, ma con uno spettro di opzioni che il team di Cox ha calcolato analizzando miliardi di commenti degli utenti di Facebook, incasellandoli in sei categorie di reazioni più comuni: «angry», «sad», «wow», «haha», «yay», e «love». Il risultato finale, per cui Cox ha ottenuto l’approvazione di Zuckerberg, è Reactions, la nuova feature che permetterà di reagire a un post triste (la perdita di una persona cara o un evento spiacevole in generale) con un bottone più opportuno di «mi piace». I tempi di applicazione dell’aggiornamento a livello globale rimangono per ora vaghi, ma Facebook sostiene che Reactions sarà attivo sulle versioni desktop e mobile «tra qualche settimana».

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