Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Silk Road Reloaded, il nuovo mercato del deep web

Negli ultimi tempi abbiamo letto diversi articoli sul fenomeno Silk Road, il portale cifrato online ove fino a poco tempo fa si potevano acquistare prodotti la cui vendita è altrimenti illegale (droga, armi, dati di carte di credito rubate, ad esempio). Al suddetto è poi succeduto Silk Road 2. La notizia odierna è che Silk Road ha una nuova reincarnazione: Silk Road Reloaded.
La novità principale del network, spiega Joseph Cox su Motherboard, è che la tecnologia su cui si basa non è più Tor (quella del Silk Road originario) ma I2P, un sistema peer-to-peer dove il computer di ogni utente diventa un nodo della rete di cui si serve l’intera struttura. Per accedere al mercato bisogna scaricare un software apposito – i cui sviluppatori al momento restano anonimi – o criptare in maniera autonoma la propria connessione, se si è in grado di farlo.
Silk Road reloaded, appena avviato, per ora è poco più di un insieme di bozze e sezioni da riempire. Una specificità lo differenzia già dai suoi predecessori, però: armi e dati personali rubati sono proibiti, a quanto pare per le convinzioni politiche libertarie del fondatore del network. Quanto alle valute accettate: diversamente da quanto accadeva su Silk Road saranno accettati non solo i “tradizionali” Bitcoin ma anche diversi altcoin (ovvero valute criptate alternative): Anoncoin, Blackcoin, Feathercoin, Litecoin, Potcoin. Ognuna di queste valute ha un cambio preciso relativo ai Bitcoin che l’utente può monitorare in una sezione apposita: l’1% di “conversion fee” sarà il margine di guadagno dei gestori di Silk Road Reloaded.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.