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14:57 martedì 8 luglio 2025
Una delle ragioni del disastro causato dell’alluvione in Texas potrebbero essere state le troppe allerte meteo ricevute dalla popolazione Si chiama warning fatigue, cioè la tendenza a sottovalutare o ignorare un pericolo che viene segnalato troppe volte e troppo spesso.
Netflix ha annunciato la data d’uscita della serie di Stefano Sollima sul Mostro di Firenze E ha pure pubblicato il primo teaser trailer. Si parla già di una possibile prima alla Mostra del cinema.
Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.
Un ragazzo ha chiesto al Papa di autografargli una carta dei Pokémon e il Papa gliel’ha autografata Il ragazzo ha ovviamente scelto quella raffigurante Popplio, il cui nome inglese ricorda proprio la parola Pope.
C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.

La parola del 2014 potrebbe non essere nemmeno una parola

05 Dicembre 2014

Secondo il Global Language Monitor, una società che si occupa di studiare il linguaggio online tramite l’analisi dei big data, ha nominato la parola del 2014. Il problema è che, per la prima volta, non si tratta di una parola ma di un emoji, anzi precisamente ma di un ideogramma, il disegno stilizzato di un cuore rosso, usato online per comunicare un’ampia gamma di emozioni che vanno dall’affetto all’approvazione passando per l’amore sfrenato.

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Stando agli standard del GLM le parole dell’anno vengono scelte «sulla base del loro effettivo utilizzo nel mondo anglofono, di cui oggi fan parte 1,83 miliardi di persone». Altre parametri: la diffusione globale, un minimo di 25 mila citazione e un utilizzo ampio e radicato tra gli utenti.

A seguire, altre parole come “hashtag”, “vape” (l’azione di fumare una sigaretta elettronica), “photobomb”.

A proposito dell’enorme successo degli emoji come lingua franca globale, rimandiamo a questo bell’articolo del New York magazine, che spiega l’ascesa e i motivi della diffusione di questo incredibile sistema di simboli.

(via)

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