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02:32 venerdì 2 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

L’articolo del 1853 che raccontava la storia di 12 anni schiavo

04 Marzo 2014

12 Anni Schiavo, il film diretto da Steve McQueen che ha vinto tre Oscar (miglior film, migliore sceneggiatura non originale, migliore attrice non protagonista), è ispirato a una storia vera. Solomon Northup (1808 – 1863), nato a New York da uno schiavo liberato, era stato catturato, drogato e venduto illegalmente come schiavo. Ha lavorato per 12 anni in diverse piantagioni della Louisiana, prima che la sua famiglia riuscisse a recuperare i contatti e a ottenere la sua liberazione, anche grazie all’intervento del governatore di New York Washington Hunt. Dall’autobiografia di Northup, intitolata Twelve Years a Slave, sono stati tratti una miniserie della Pbs, oltre che il film di McQueen.

Qualcuno, inoltre, s’è accorto che un articolo che raccontava la sua storia è facilmente consultabile sugli archivi online del New York Times. Si tratta di un articolo non firmato e intitolato “The Kidnapping Case. Narrative of the Seizure and Recovery of Solomon Northup. Interesting Disclosures” pubblicato il 20 gennaio 1853.

L’articolo non firmato ripercorre nel dettaglio le vicende dell’uomo, facendo notare come il suo primo “padrone”, che aveva perfettamente chiaro che Northup fosse un uomo libero e che dunque non aveva alcun diritto legale a venderlo come schiavo, lo avesse minacciato di ucciderlo se avesse rivelato la sua vera identità ad anima viva. Emerge anche la frustrazione dell’uomo, che in un primo momento riesce a contattare la famiglia, ma senza risultato, visto che non riescono a identificare il luogo esatto della sua detenzione.

Solo nell’agosto del 1852, e cioè a nove anni dal suo rapimento (avvenuto nel ’41) Solomon riesce a comunicare la sua posizione esatta a due ex vicini di casa. La lettera è riportata per intero nell’articolo: «Signori, è passato molto tempo dall’ultima volta che vi ho visti o ho avuto vostre notizie, né so se siete vivi, dunque è nell’incertezza che vi scrivo. Tuttavia la mia condizione mi impone di non esitare. Essendo nato libero, giusto al di là del fiume da voi, sono certo che voi mi conosciate. Ora mi trovo qui, schiavo. Vi chiedo di ottenere i documenti che provano la mia libertà e inoltrarmele a Markesville, La. Sinceramente vostro, Solomon Northup».

Potete leggere l’articolo integralmente a questo indirizzo. Qui un’immagine dell’originale:

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