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13:08 giovedì 3 luglio 2025
La sentenza del processo Diddy è molto più complicata di come la si sta raccontando È vero che è stato assolto dalle accuse più gravi, che gli facevano rischiare l'ergastolo. Ma è vero anche che rischia fino a 20 anni di carcere.
Il Dalai Lama sta per compiere 90 anni e Cina e Tibet già litigano per il suo successore Lui ha detto che il suo successore non nascerà sicuramente in Cina, la Cina lo ha accusato di essere «un manipolatore».
I BTS hanno fatto la reunion, annunciato un nuovo disco e anche un tour mondiale Finita la leva militare, i sette sono tornati a lavoro: in una live hanno annunciato i molti impegni per la seconda metà del 2025 e il 2026.
Il leak del trailer dell’Odissea di Christopher Nolan era ampiamente prevedibile Il piano era di proiettarlo nelle sale americane per tutto il mese di luglio, ma ovviamente qualcuno ne ha fatto un video con lo smartphone.
Le prime immagini della serie di Neuromante le ha fatte vedere William Gibson Lo scrittore ha condiviso su X una breve clip in cui si vede il leggendario bar Chatsubo di Chiba City: «Neuromancer is in production», ha annunciato.
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.

Il cane che “vive” da 11.000 anni

24 Gennaio 2014

Ci sono razze canine molto longeve, e razze con un’aspettativa di vita e di buona salute molto più breve. In generale, l’aspettativa media di tutti i cani si stima sia di dodici anni. È quindi abbastanza raro, per utilizzare un eufemismo, trovare un esemplare di 11.000 anni. Il cane in questione (o lupo) non vive ancora oggi sotto forma canina, cioè non sotto forma immediatamente visibile e riconoscibile. La sua storia è un po’ più complicata, ed è raccontata dal National Geographic.

Nel libro A Domestic Treatise on the Diseases of Horses and Dogs, apparso nel 1810, venne segnalata per la prima volta l’esistenza del cane millenario. Il libro, scritto dal veterinario inglese Delabere Pritchett Blaine trattava di alcuni animali affetti da un particolare tumore ulceroso con strane escrescenze, presente negli organi dell’apparato sessuale. Negli anni successivi, altri veterinari diventarono più esperti e più abituati a riscontrare casi di quel particolare tumore. Alcuni cani continuavano a morire, ma altri, stranamente, guarivano. Nel 1871 un medico russo capì che i “tumori” erano infezioni: ne staccò un pezzo da un animale malato, e lo strofinò sugli organi genitali di un esemplare sano: anche quest’ultimo iniziò a sviluppare la malattia. Il suo nome, oggi, è Canine Transmissible Venereal Tumour, o CTVT.

Oggi, un team di scienziati della University of Cambridge ha, per la prima volta, ha sequenziato il genoma di due tumori CTVT. I risultati dello studio sono apparsi sulla rivista Science il 24 gennaio. Elizabeth Murchinson, la scienziata a capo del progetto, ha selezionato due cani affetti da CTVT di razze molto diverse e soprattutto provenienze opposte: un “camp-dog” (randagio) australiano, e un cocker spaniel brasiliano. Le loro cellule tumorali erano straordinariamente simili.

Solitamente le cellule tumorali evolvono da cellule sane, ma non era questo il caso dei due cani. I genomi dei due tumori avevano in comune circa due milioni di mutazioni. In breve: gli scienziati capirono che erano troppo simili per non avere un antenato in comune. E dato il numero delle mutazioni, questo antenato doveva essere vissuto un po’ più di “qualche anno” prima. Fecero il calcolo, e arrivarono alla soluzione: l’antenato comune era un cane vissuto 11.000 anni fa, appena terminata l’Era Glaciale. Riuscirono anche a ipotizzare la razza: un husky, una delle prime razze canine a essere addomesticate.

Ecco come l’husky infetto, o le sue cellule, da 11.000 anni, continua a vivere sotto forma virale in migliaia di cani sparsi per il mondo. La storia completa, che comprende anche le ipotesi di diffusione (dal Vecchio al Nuovo mondo, sì, c’entrano i colonizzatori europei) è sul sito di National Geographic.

(via)

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