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Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.
Un ragazzo ha chiesto al Papa di autografargli una carta dei Pokémon e il Papa gliel’ha autografata Il ragazzo ha ovviamente scelto quella raffigurante Popplio, il cui nome inglese ricorda proprio la parola Pope.
C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.

Chi ha inventato le t-shirt?

23 Settembre 2013

Se ci venisse chiesto di indicare l’indumento più comune e famoso del mondo, di cui nessuno – dal magnate più facoltoso alla persona che vive nelle peggiori ristrettezze – farebbe mai a meno, probabilmente indicheremmo tutti la t-shirt. Ma da dove viene questo capo d’abbigliamento?

La storia della t-shirt, come racconta il magazine del New York Times questa settimana, inizia ufficialmente nel 1904, quando una réclame della Cooper Underwear Company – un’azienda di abbigliamento specializzata nell’intimo, come suggerisce il nome – pubblicizzò il lancio sul mercato di una «canottiera per scapoli» elastica e a girocollo. «Nessuna spilla, nessun bottone, nessun ago» recitava lo slogan della Cooper, che mirava a vendere il suo nuovo prodotto agli uomini senza grandi abilità di cucito.

L’idea ebbe successo: l’anno seguente la marina americana obbligò i suoi marinai a vestire il capo sotto l’uniforme. Per quanto non fu Cooper a lanciare il design della t-shirt – che veniva da esperimenti condotti nell’arco del XIX secolo per inventare un capo d’abbigliamento pratico ed elastico, l’azienda riuscì a rendere popolare la forma del “girocollo di cotone”.

Fino alla fine dell’Ottocento la classica maglietta a cui oggi siamo abituati era considerata un indumento intimo, che sarebbe stato scandaloso esibire in pubblico – a Cuba c’erano addirittura leggi che proibivano agli operai di lavorare sotto il sole con le t-shirt.

Nel 1920 la svolta culturale venne sancita da Francis Scott Fitzgerald, che – come rivela il prestigioso Oxford English Dictionary – nel suo romanzo Di qua dal paradiso fu il primo a utilizzare il termine t-shirt (probabilmente suggerito dalla forma del capo).

Negli anni Quaranta la rivoluzione era compiuta, tanto che nei college le magliette spopolavano. Nancy Pepper, una giornalista che al tempo immortalò il cambiamento negli armadi di milioni di giovani americani, scrisse che i ragazzi avevano ormai cassetti pieni di t-shirt, che avevano iniziato a personalizzare con pezze fatte in casa e frange. Alcuni ragazzi – aggiunse – le indossavano per segnalare la loro disponibilità, scrivendo vicino al colletto «Neck here» («Neck», in gergo, significa anche baciarsi).

Nella foto: Michael Jordan promuove una marca di t-shirt.

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