Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
L’inventore dei meme vittima dei meme di internet


Richard Dawkins è il biologo ed evoluzionista autore de Il Gene Egoista, opera saggistica del 1976 nella quale coniò il termine “meme“, ovvero qualsiasi «idea, comportamento o stile che si diffonde di persona in persona all’interno di una cultura». Il termine si riferisce quindi all’equivalente culturale dei geni ed è anche ispirato dalla parola inglese gene.
Siccome il mondo è un posto buffo, oggi la parola meme viene perlopiù associata a un triste Keanu Reeves seduto in panchina, a un gatto con le idee chiare sul suo futuro o ad altre cose inspiegabili che avvengono sul web; e Dawkins questo lo sa. Così deve aver deciso di “sposare” la cultura internet facendosi meme e tuffandosi in un magnifico mare di animazioni anni ’90 in compagnia di delfini e dinosauri. È successo veramente pochi giorni fa a Cannes, dove lo studioso ha partecipato a una pubblicità della nota agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi: il video è qui di seguito; poco prima dello scoccare del quinto minuto, succede l’irreparabile. Alla fine lo studioso afferma soddisfatto di «preferire spargere memi che geni».
Bello anche il cyber flauto.
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Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.