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19:48 domenica 17 agosto 2025
È morto a 94 anni Gianni Berengo Gardin, uno dei più grandi fotografi italiani Con i suoi scatti in bianco e nero ha raccontato l’Italia nel pieno dei suoi cambiamenti: dal boom industriale alle grandi navi a Venezia.
Instagram si è “ispirato” di nuovo a TikTok e ha introdotto la funzione repost Tra le nuove funzioni introdotte dall’ultimo aggiornamento ce n’è una che lo farà somigliare ancora di più al social rivale.
La rapper Lil Tay ha aperto OnlyFans appena compiuti i 18 anni e ha raccolto 1 milione di dollari in 3 ore Il suo è il nuovo record per quanto riguarda la velocità dei guadagni e batte quelli precedenti di Bhad Bhabie e Bella Thorne.
Al concerto delle Blackpink a Milano c’era anche Giorgia Meloni Dopo aver dato l’ultimo via libera al ponte sullo Stretto, la premier ha accompagnato la figlia all’attesissimo concerto della band coreana.
Il vero re dell’estate cinematografica potrebbe non essere Pedro Pascal Tre film in contemporanea nelle sale statunitensi è l’impressionante risultato raggiunto da Pascal…e da un inaspettato rivale.
È in corso un torneo di scacchi tra AI per stabilire qual è la più intelligente Gemini, DeepSeek e ChatGPT si stanno sfidando in un torneo commentato in diretta da grandi campioni “umani” del gioco.
James Cameron ha detto che il suo film su Hiroshima sarà il più difficile mai realizzato Il regista di Titanic e Avatar ha spiegato che sarà una sfida tecnica ma anche umana e che potrebbe anche «non essere all'altezza del compito».
Un zoo danese cerca animali domestici indesiderati per sfamare i suoi predatori Piccoli animali da cortile e cavalli potranno essere donati per ricreare la catena alimentare naturale di tigri, leoni e linci in cattività.

Francesco Franchi

Intervista e video del giovane art director di IL, virtuoso della (info)grafica, ospite della cover story del nuovo Studio.

06 Giugno 2013

Se seguite le vicende della grafica editoriale mondiale, è difficile non incappare in qualche sua opera. Di solito le sue copertine si trovano vicino a quelle di Die ZeitNew York Times Magazine e la crema del giornalismo mondiale (spesso ci trovate anche Studio, sia detto en passant), oppure vengono condivise su Tumblr e Twitter da appassionati e addetti ai lavori di tutto il mondo. È seguito da mille occhi, Francesco Franchi, l’art director di IL, mensile del Sole 24 Ore.

Eppure dice di essere stato semplicemente «fortunato» per aver avuto l’occasione di cominciare a lavorare nel settore grafico editoriale durante l’università – un quinquennio formativo al Politecnico di Milano con i primi lavori per quotidiani e riviste, tra cui anche il Corriere della Sera, e un Erasmus a Londra – e arrivare giovanissimo al notevole stadio di “designer osservato e rispettato globalmente”.

Eppure, racconta, nella scelta universitaria era indeciso tra design e ingegneria, tanto da provare entrambi i test d’ammissione. Un’incertezza giovanile tradita dalla sua prima ispirazione: «Gli schemi, le mappe, i grafici, la rappresentazioni di dati», ovvero spiegare l’ostico con linee, forme e colori. Unire la logica matematica all’estetica, riuscendoci alla grande – non a caso, passò sia a design che a ingegneria.

Oggi, a 31 anni compiuti, ha assunto anche alcuni compiti nella direzione grafica della navicella madre del gruppo editoriale, l’austero e rosaceo Sole 24 Ore, il quotidiano finanziario per eccellenza del Paese. Un passo inevitabile, spiega, «perché il design è destinato ad avere sempre più peso nella creazione dei giornali, nella vita di redazione». Certo, il microcosmo di IL è una piccola anomalia e il quotidiano cartaceo è un altro mondo. Gli chiedo lumi su questa nuova impresa – non sarà una sfida troppo rischiosa? «Non sono ancora riuscito a capire se sia una sfida: è comunque un ambiente che conosco, perché ci lavoro da cinque anni. Certo, fossi arrivato dal nulla sarebbe stato diverso».

Si comincia piano piano, proponendo idee e cercando di concretizzarle nel miglior modo possibile. «All’inizio nel magazine veniva concessa solo una doppia pagina alla data visualization. Col tempo si è passati a due, fino a ottenere piena libertà e indipendenza». E arrivando – specie sotto la direzione di Christian Rocca, iniziata nel marzo 2012 – ad alcune visualizzazioni di dati su argomenti impalpabili come le interviste della rivista letteraria Paris Review o l’insegnamento del latino.

Franchi non sembra essere cambiato in questi anni: in compenso, sa come far cambiare le cose. Il suo metodo di lavoro rimane quello teorizzato nella sua tesi di laurea, nella quale aveva raccontato le sue esperienze lavorative, e in cui aveva analizzato la sua idea di redazione: «Più importanza al design, una struttura snella e orizzontale». Un luogo in cui «il re designer ridisegna il lavoro e ha più peso all’interno della redazione», ricorda. «Proprio quello che è successo a IL».

Video by Tim Small

Fotografia di Alan Chies

Dal numero 14 di Studio

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