Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
La Rai vorrebbe abbandonare Sanremo (il Comune) e trasformare Sanremo (il festival) in un evento itinerante
Sono settimane che la tv di Stato (e i discografici) litigano con il Comune: questioni di soldi, pare, che potrebbero portare alla fine del Festival per come lo conosciamo.

Alla recente presentazione dei palinsesti autunnali della Rai, l’Ad Giampaolo Rossi ha fatto una sottolineatura che non è passata inosservata: il Festival della canzone italiana è indipendente da Sanremo. Un segnale dato in pubblico, che non lascia spazio a dubbi. Dopo mesi d’indiscrezioni pare dunque vicinissima la rottura tra il Comune ligure e la dirigenza del servizio pubblico, a quanto pare esasperata dalle ingenti richieste economiche della municipalità che ospita il festival. E dire che, dopo la vittoria del bando al quale non aveva partecipato nessuno, le cose sembravano essere tornate alla normalità, tra la Rai e il Comune.
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Con un lungo pezzo dedicato, Il Messaggero riassume le tante criticità che potrebbero portare alla rottura, a partire da quelle economiche. Sanremo vuole un milione di euro in più dell’anno scorso e ha chiesto anche una fetta dei ricavi di Rai Pubblicità per ospitare il Festival. In cambio però non ha mai aggiornato l’offerta logistica e turistica del suo territorio per ospitare un evento di questa portata. Organizzare il festival in un teatro datato e relativamente piccolo come l’Ariston, poggiando su un’offerta alberghiera e di servizi non al passo coi tempi negli anni ha talmente esasperato dirigenza Rai e discografici che i due gruppi sembrano essersi alleati per pensare l’impensabile: spostare Sanremo da Sanremo.
La domanda ora ovviamente è: dove? Le candidate in realtà non mancano, ci sono moltissime realtà pronte a pagare per ospitare il Festival. Specialmente se, come trapelato, la Rai si terrà lontana dalle grandi città, puntando sulla provincia e su località sul mare che coniughino identità locale, vocazione turistica e strutture all’altezza delle dimensioni che la manifestazione ha assunto negli ultimi anni. Per non scontentare nessuno – il Presidente della Campania De Luca si è subito fatto avanti, seguito a ruota da manifestazioni d’interesse di Emilia Romagna, Toscana e Sicilia – si pensa a una versione itinerante del Festival, che si fermerebbe in una località diversa ogni biennio. Per il momento non c’è nulla di ufficiale ma, per la prima volta nella sua lunghissima storia, il Festival sembra davvero pronto al divorzio da Sanremo.