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18:12 giovedì 16 ottobre 2025
Oltra alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.
Nel cinema non si è mai vista una campagna promozionale come quella di Bugonia Tra siti cospirazionisti e cartelloni vandalizzati, il marketing per il lancio del nuovo film di Yorgos Lanthimos è uno dei più azzeccati degli ultimi anni.
Londra è la città europea che sta battendo ogni record in fatto di telefoni rubati Solo nel 2024 ne sono stati rubati più di 80 mila, la maggior parte dei quali rivenduti poi sul mercato nero internazionale.
È morto Drew Struzan, l’illustratore che ha disegnato le locandine di moltissimi successi di Hollywood Star Wars, Indiana Jones, Ritorno al futuro, E.T, Blade Runner, I Goonies, La cosa: la locandina che vi viene in mente pensando a questi film l'ha disegnata lui.
I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.
Nella nuova campagna Moncler c’è la reunion di Al Pacino e Robert De Niro Si chiama Warmer Together e vuole celebrare «le emozioni e il calore dello stare insieme».

Sally Rooney si è schierata a difesa di Palestine Action, un’organizzazione non violenta accusata di terrorismo dal governo inglese

«Davanti a uno Stato che sostiene un genocidio, cosa dovrebbero fare le persone per bene?», ha scritto sul Guardian, condannando la decisione del governo inglese.

23 Giugno 2025

«Mi limito a dire che ammiro e sostengo Palestine Action con tutto il cuore e che continuerò a farlo, anche se dovesse diventare un atto terroristico». È l’ultima frase dell’op ed di Sally Rooney pubblicato domenica 22 giugno sul Guardian. La scrittrice, che più volte in passato si è espressa a sostegno della liberazione della Palestina e del boicottaggio di Israele, fa riferimento a un fatto di cronaca di cui si sta discutendo moltissimo in Inghilterra: il governo, nella persona dell’Home Secretary Yvette Cooper – più o meno l’equivalente del nostro ministro degli Interni – ha annunciato di voler perseguire Palestine Action come un’organizzazione terroristica, dopo che un gruppo di militanti ha fatto irruzione nella base della Raf di Brize Norton e ha danneggiato (per la precisione: sporcato con vernice rossa) due degli aerei lì custoditi per protestare contro l’appoggio militare e politico che l’Inghilterra ancora fornisce a Israele.

«Palestine Action non è un gruppo armato. Non ha mai causato morti e non pone alcun rischio per la pubblica sicurezza. Tra i suoi metodi rientra la violazione della proprietà privata, cosa che è ovviamente illegale. Ma se uccidere 23 civili in un sito di distribuzione degli aiuti umanitari non è terrorismo, come possiamo accettare che invece sporcare con della vernice spray un aereo lo sia? Le proteste rispettose della legge non sono riuscite a fermare il genocidio. Più di 50 mila bambini sono stati uccisi o sono rimasti feriti. In quale momento, se non in questo, la disobbedienza civile è giustificata?», scrive Rooney. Anche in questo caso, la scrittrice fa riferimento a un altro fatto recente: il 20 giugno, l’Idf ha aperto il fuoco sulla folla che si era raccolta attorno a un centro di distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, uccidendo 23 persone. Non è la prima strage che si verifica nella Striscia di Gaza in condizioni simili.

Rooney sottolinea quanto assurdo sia l’accusa di terrorismo rivolta a un gruppo non violento, che tutti i reati che ha commesso li ha commessi contro la proprietà, non contro le persone. Perseguire un’organizzazione in base al Terrorism Act, la legge anti terrorismo inglese, significa rischiare fino a 14 anni di carcere per il solo fatto di avere espresso sostegno, «come sto facendo io», anche soltanto a parole, per quell’organizzazione. Ancora più assurda, questa accusa, se viene da un governo che la parola “terrorismo” non l’ha mai usata per descrivere niente di quello che è successo nella Striscia di Gaza negli ultimi due anni. «Davanti a uno Stato che sostiene un genocidio, cosa dovrebbero fare le persone per bene?», si chiede Rooney.

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