Dalla filosofia alla pratica, il biohacking è una delle tante idee rivoluzionarie di cui si è impossessata la nuova tecnocrazia, una galleria di personaggi visionari e forse anche pericolosi.
In Nuova Zelanda un padre, sparito tre anni fa assieme ai figli, è ricomparso con loro in mezzo a un bosco
Poco prima di Natale 2021, un uomo di nome Tom Phillips è fuggito nella natura selvaggia di Waikato con i suoi figli Ember, Maverick e Jayda, che ai tempi avevano 5, 6 e 8 anni (e ora 8, 9 e 11), dopo una lite con la loro madre. L’unico e ultimo avvistamento era stato nel 2023: a novembre delle telecamere di sorveglianza di un negozio di Piopio avevano ripreso due persone in tuta camouflage e col volto coperto che avrebbero potuto essere lui e uno dei bambini. Pare che nella stessa situazione l’uomo avesse rubato un quad bike in una proprietà rurale. Ma una svolta nella ricerca è arrivata quando il gruppo è stato visto insieme giovedì scorso in un terreno di Marokopa, nella regione di Waikato in Nuova Zelanda, dopo un incontro casuale con dei cacciatori che hanno tirato fuori i telefoni e hanno iniziato a filmare. La polizia ha descritto l’avvistamento come “credibile” e che ci sono motivi di credere si tratti di Phillips e dei suoi tre figli, di cui l’uomo non ha la custodia legale. La mattina seguente è stata avviata una ricerca ma, come riporta il Guardian, i quattro non sono stati ancora trovati.
A settembre 2021, Phillips e i bambini erano stati dichiarati dispersi, dichiarazione alla quale era seguita grande operazione di ricerca via terra e via mare. Diciannove giorni dopo, ricomparirono tutti alla fattoria dei genitori di Phillips, appena fuori Marokopa: l’uomo affermò di aver semplicemente portato i suoi figli a fare un lungo campeggio. Fu accusato di aver sprecato tempo e risorse della polizia. Meno di tre mesi dopo, poco prima di Natale, i quattro scomparirono di nuovo e quando Phillips non si presentò a un’udienza in tribunale a gennaio, fu emesso un mandato di arresto per lui.
A giugno di quest’anno la polizia neozelandese ha annunciato una ricompensa di 80 mila dollari a chi avesse dato loro informazioni sulla posizione del gruppo in modo da permettere il ritorno in sicurezza dei tre bambini. L’offerta è scaduta prima che venissero trovati. Secondo la polizia è altamente probabile che qualcuno li abbia aiutati o anche solo avvistati in questi tre anni ma per qualche motivo non stia parlando. I cacciatori che lo hanno ripreso hanno descritto Phillips come un uomo con una lunga barba con una pistola, mentre i bambini avevano tutti e tre i volti coperti. La madre dei figli ha accolto l’avvistamento con grande sollievo: almeno sono vivi. Si spera che arrivi molto presto il giorno in cui potranno raccontare, se lo vorranno, cos’hanno passato.

Negli anni diversi collettivi e associazioni hanno deciso di investire nei luoghi d'origine dai quali, quasi sempre, si decide di andare via. L'obiettivo è cambiare finalmente il modo in cui viviamo e, soprattutto, raccontiamo la provincia.

Nonostante i femminicidi, anche in Italia i contenuti legati alla manosfera sono sempre più numerosi e consumati. Tanto che è inevitabile chiedersi: com'è possibile che a un'ideologia così violenta venga ancora permesso di diffondersi?