Hype ↓
09:09 domenica 4 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Molta guerra, siamo inglesi

06 Novembre 2012

Gli Inglesi si sa, per un lungo periodo della loro storia, sono stati piuttosto bellicosi. Diciamo pure che dall’India alle Americhe dove c’era una guerra era molto probabile che ci fosse un esercito inglese sul campo. Ovviamente tutti ricordano l’Impero Britannico, uno dei più estesi, nel suo momento di massima espansione, della storia umana. È così che Stuart Layloch – un inglese, ovviamente – si è posto la domanda più scontata ma che finora però nessuno si era fatto con la stessa precisione: «Quanti paesi, esattamente, sono stati in qualche modo invasi o attaccati – direttamente o indirettamente, da forze ufficiali o da predoni isolati – da fucili, spade, mazze ferrate, armi automatiche, sassi inglesi?».

La risposta è sorprendente anche tenendo conto dell’Impero di cui si diceva all’inizio. Tutto calcolato infatti, le zone della terra che non sono mai e poi mai state invase da piede inglese infatti ammontano praticamente a meno di un decimo del totale come mostra chiaramente la mappa qui di seguito.

Laycock ha raccolto il risultato della sua ricerca in un libro che racconta le invasioni meno note e le modalità di guerra e di conquista più inconsuete adottate dai suoi conterranei; si intitola All the Countries We’ve Ever Invaded: And the Few We Never Got Round To.

Intervistato in merito, l’autore ha dichiarato che difficilmente qualcuno potrà raggiungere o tanto meno superare questo primato inglese, data la natura della guerra moderna anche se effettivamente ha ammesso che: «Gli Usa ovviamente hanno avuto una partenza in ritardo ma devo dire che nell’ultimo secolo si sono dati molto da fare per cercare di rimettersi in pari».

Di seguito la lista degli stati, molto pochi, mai invasi da scarpa anglofona (c’è anche lo Stato Vaticano):

Andorra

Belarus

Bolivia

Burundi

Central African Republic

Chad

Congo, Republic of

Guatemala

Ivory Coast

Kyrgyzstan

Liechtenstein

Luxembourg

Mali

Marshall Islands

Monaco

Mongolia

Paraguay

Sao Tome and Principe

Sweden

Tajikistan

Uzbekistan

Vatican City


Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.