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Il governo spagnolo ha approvato la settimana lavorativa corta Se la legge dovesse essere approvata anche dal Parlamento, 12 milioni di persone lavoreranno due ore e mezzo in meno alla settimana.
Plestia Alaqad, una delle più famose giornaliste palestinesi, ha pubblicato il suo diario di guerra Lo ha intitolato The Eyes of Gaza, un libro per raccontare alle future generazioni che cos'era la vita a Gaza prima della guerra e cosa ne è rimasto dopo.
Grazie a una collaborazione tra Cinecittà e New York è stata realizzata la più grande retrospettiva su Monica Vitti E anche la prima mai fatta negli Usa: si intitola "Monica Vitti: La Modernista" e raccoglie 14 tra i più bei film dell'attrice.
Per la prima volta nella storia, un fumetto ha vinto il Premio Pulitzer  L'unico precedente è stato Maus nel '92, che però vinse nella categoria Special Awards and Citations.
Anche i cardinali stanno guardando Conclave per prepararsi al Conclave Stando a fonti vicinissime al Vaticano, tutti i cardinali che lo hanno visto hanno trovato il film molto realistico.
È morto Enrico Baleri, il designer che ha inventato la sedia Spaghetti Aveva 83 anni e nel 1979 disegnò, assieme a Giandomenico Belotti, un oggetto che è diventato un'icona del design italiano.
Il Ceo di Pop Mart ha guadagnato un miliardo e mezzo di dollari in una settimana grazie ai Labubu Ora il 38enne Wang Ning ha un patrimonio personale di 16,1 miliardi di dollari.
La Città del Vaticano “spegnerà” la sua rete telefonica per tutta la durata del Conclave Una misura drastica ma, a quanto pare, necessaria per garantire la segretezza dell'elezione del Papa.

A New York hanno rimosso l’ultima cabina telefonica rimasta in città

25 Maggio 2022

Lunedì scorso alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale di New York si sono ritrovati a Times Square per presenziare a una solenne cerimonia: l’addio all’ultima cabina telefonica pubblica della città, rimossa dalla strada di Manhattan per diventare parte della collezione permanente di un museo, reperto usato per raccontare la storia (ormai antica) della città. È la fine di un’operazione che l’amministrazione comunale sta portando avanti dal 2015, quando si decise che le vecchie cabine telefoniche sarebbero state sostituite con i LinkNYC kiosks, “terminali” che offrono ai cittadini della Grande Mela libero accesso alla rete Wi-Fi, prese per ricaricare i dispositivi elettronici, mappe interattive della città e diversi altri servizi.

I rappresentanti dell’amministrazione comunale presenti all’evento hanno detto che la rimozione delle cabine telefoniche e la loro sostituzione con i LinkNYC Kiosk faciliterà la vita dei newyorchesi, soprattutto di quelli che non possono permettersi l’accesso a internet. «In meno di dieci anni siamo passati dai telefoni a gettoni al Wi-Fi libero», ha detto il consigliere comunale Julie Won, che ha definito i moderni “chioschi” come «servizi essenziali». Una trasformazione necessaria accompagnata da un’inevitabile nostalgia per un capitolo della storia della città ormai definitivamente chiuso. La cabina sarà ora esposta nel Museum of the City of New York, parte di una mostra sulla vita prima della digitalizzazione inaugurata lo scorso venerdì.

In realtà, però, qualche cabina telefonica a New York c’è ancora. Ci sono quelle installate all’interno di proprietà private, per esempio. E ce ne sono quattro che il Comune definisce «”permanent full-length Superman” booths». Queste ultime si trovano tutte nell’Upper West Side, e sono diventate “intoccabili” grazie agli sforzi lobbistici di Alan Flacks, un appassionato di telefonia pubblica. Nel 2016 ne parlò anche il New York Times. E potrebbero anche essercene altre, di cabine. Phone booth dimenticate, come quella scoperta qualche tempo fa da Mark Thomas (un altro appassionato della materia, al punto da dedicarci un sito chiamato The Payphone Project) nella stazione della metropolitana di Union Square.

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