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08:47 giovedì 1 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Un sopravvissuto all’Olocausto è stato ucciso da un bombardamento russo

22 Marzo 2022

Boris Romanchenko era un miracolo vivente: catturato dai nazisti quando aveva 16 anni, era riuscito a sopravvivere alla reclusione in 4 campi di concentramento diversi, tra cui Bergen-Belsen. Viveva da solo a Saltivka, un quartiere a Nord Est di Kharkiv, in Ucraina: venerdì una granata ha colpito il suo appartamento e lui è morto nell’incendio. Aveva 96 anni. A diffondere la notizia della sua morte la Fondazione per la Memoria dei Campi di Concentramento di Buchenwald e Mittelbau-Dora.

Nato il 20 gennaio 1926 a Bondari, Boris Romantschenko non era ebreo. Catturato come prigioniero politico dai nazisti nel 1942, era stato deportato a Dortmund e messo ai lavori forzati. Da lì aveva cercato di scappare ma era stato subito catturato e trasferito nel campo di concentramento di Buchenwald. Era poi stato assegnato all’Istituto di ricerca dell’esercito a Peenemünde, dove aveva aiutato a costruire il razzo V2. Negli anni seguenti era stato trasferito a Mittelbau-Dora e infine a Bergen-Belsen. La nipote Yulia ha raccontato alla stampa ucraina chi era suo nonno: «Mi raccontava spesso della guerra alla quale era scampato. Aveva tenuto un diario, chissà se lo ritroveremo. Mi ha insegnato tutto, lo andavo a trovare sempre durante le vacanze. Abitava in quel palazzo da trent’anni, da solo. Ho provato a convincerlo a venire via, ma non ha voluto. Ormai era sordo e faceva fatica a camminare». Alla nipote ha raccontato tanto della sua guerra. «In quegli anni gli capitava di sognare anche solo una briciola di pane».

Romantschenko era tornato a Buchenwald nel 2012 per celebrare il 67° anniversario della liberazione del campo da parte delle truppe statunitensi, dove aveva recitato l’impegno dei sopravvissuti di creare «un nuovo mondo dove regnino pace e libertà».

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