Hype ↓
00:33 giovedì 1 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Francesco Vezzoli e il discorso dell’arte su Instagram

Con il progetto “Love Stories” dall'11 maggio l'artista si appropria della funzione sondaggio delle stories e dell'account della Fondazione Prada.

di Studio
07 Maggio 2020

Nella sua carriera artistica Francesco Vezzoli ha sempre utilizzato l’immaginario, i personaggi e la storia del pop come materie prime per creare le sue opere. “Capire il pop per capire il mondo” è il titolo che avevamo scelto per la conversazione con l’artista nato a Brescia nel 1971, un dialogo che faceva parte della cover story del numero invernale del 2018, in cui ci eravamo interrogati sul pop italiano e sul perché sembra che sia così difficile raccontarlo bene. Guia Soncini aveva provato a rispondere nell’articolo “Il problema dell’Italia con il pop“, suggerendo ulteriori domande: «La domanda è che fine abbia fatto il medio, quel medio che poi è il pop: non il prodotto culturalmente impresentabile, né quello di nicchia che piace agli intellettuali».

Anche se sono passati due anni, e il 2018 sembra già lontanissimo, riflettere sul rapporto tra cultura, arte e pop ha ancora senso, anzi, ne ha sempre di più, perché la pandemia ha costretto l’arte a comunicare sui social e in particolare su Instagram. L’unione tra Instagram e l’arte quindi non è più soltanto un modo per riflettere sui limiti e sulle dinamiche del social (come aveva fatto Amalia Ulman con il suo progetto Excellences and Perfections) o un modo per gli artisti di esprimersi coerentemente con il loro stile (come fa Cindy Sherman o come faceva Maurizio Cattelan): oggi, è piuttosto il punto di arrivo di un processo inevitabile, accelerato dall’epidemia di Coronavirus. Il social delle immagini ha inglobato l’arte, l’arte non può più permettersi di ignorarlo, e sembra che gli artisti stiano facendo le prove per imparare a sfruttarlo nel modo migliore, esplorandone le possibilità.

Basta osservare come si è parlato negli ultimi giorni della perfomance di Nico Vascellari, preceduta e ampiamente pubblicizzata sui social da un numeroso esercito di Vip e personaggi pop italiani – un dettaglio che ha infastidito alcuni – e poi realizzata su Instagram e YouTube (qui la nostra intervista all’artista) oppure, per fare un esempio negativo, dell’entusiasmo con cui è stato accolto il disegno recentemente pubblicato da Banksy sul suo profilo Instagram, un’illustrazione realizzata con lo scopo di celebrare gli infermieri che però non può certamente essere definita un’opera d’arte.

Dall’11 maggio la storia della conversazione tra l’arte, il pop e Instagram si arricchisce di un nuovo capitolo: con il progetto “Love Stories” Francesco Vezzoli si appropria delle strategie comunicative di Instagram e in particolare della funzione sondaggio delle stories. I follower di Fondazione Prada, e in più in generale gli utenti di Instagram, saranno invitati, story dopo story, a scegliere tra due possibili opzioni. L’indagine sarà composta da oltre 50 domande poste da Vezzoli e associate a immagini che creano cortocircuiti visivi e sottotesti interpretativi. I sondaggi di ogni settimana formeranno un nucleo tematico liberamente ispirato a un’aria tratta da opere liriche di compositori italiani come Vincenzo Bellini, Giacomo Puccini, Gioacchino Rossini e Giuseppe Verdi, e dal Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, in omaggio a Pasolini, che aveva usato questo brano musicale come commento sonoro per Comizi d’amore. Alla fine di ogni settimana i risultati dei sondaggi saranno commentati da una personalità del mondo del mondo della cultura, dell’arte, del giornalismo e della televisione. Attraverso un testo, un video o un altro contributo creativo ognuno di loro tenterà di decifrare le risposte, interpretare le disposizioni d’animo e le emozioni dei partecipanti.

Leggi anche ↓
I libri del mese

Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.

I Kneecap volevano essere famosi, sono diventati famigerati

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi

Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».

Murata Sayaka è la scrittrice di chi si sente a disagio sempre e dovunque

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.

Sinners, il mio vampiro suona il blues

Negli Stati Uniti il nuovo film di Ryan Coogler è diventato un caso: un'opera indipendente, un B movie che mescola sesso, musica, horror e vampiri, che sta incassando quanto un blockbuster.

Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia

Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.